Nel 2018, in Italia l’80,6% dei rifiuti prodotti dagli imballaggi è stato recuperato: 10.691 milioni di tonnellate dei 13.267 milioni totali di imballaggi immessi al consumo. Di queste, la parte avviata a riciclo sfiora il 70%. Sono i primi, fondamentali elementi della fotografia di un’Italia sempre più green scattata dal Conai: più di quattro imballaggi su cinque vengono sottratti alla discarica.
«Un dato straordinario – commenta il presidente del consorzio Giorgio Quagliuolo – che pone l’Italia in una posizione di leadership all’interno dell’Unione europea: nella gestione dei rifiuti di imballaggio non abbiamo niente da invidiare nemmeno alla Germania».
La Relazione Generale Consuntiva 2018, appena resa nota da Conai, ritrae un Paese all’avanguardia nel perseguire gli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio previsti dalla legislazione europea. Rispetto al 2017, la percentuale di recupero complessivo è aumentata del 3% e il sistema rappresentato da CONAI si conferma un’eccellenza nel riciclo dei rifiuti di imballaggio, avendo già raggiunto per tutti i materiali (tranne la plastica, ma manca meno del 6%) gli obiettivi di riciclo previsti dalla nuova direttiva comunitaria al 2025.
In Italia nel 2018 sono stati riciclati il 78,6% degli imballi in acciaio, l’80,2% di quelli in alluminio, l’81,1% di quelli in carta, il 63,4% di quelli in legno, il 44,5% di quelli in plastica e il 76,3% di quelli in vetro.
«I dati parlano chiaro: il nostro sistema funziona e si impone per efficienza e per efficacia – rileva Giorgio Quagliuolo – Le performance ambientali continuano a migliorare, anche grazie agli accordi con i comuni italiani realizzati tramite l’accordo nazionale con Anci, e resta forte l’attenzione alle aree ancora in ritardo nel sud del Paese, che richiedono impegno e risorse. Senza contare che la filiera del riciclo genera sviluppo e occupazione in tutto il paese».
In Italia sono infatti oltre 57 milioni le persone servite grazie all’accordo quadro Anci-Conai per il ritiro dei rifiuti raccolti in maniera differenziata: per questo servizio, nel 2018 Conai ha trasferito ai comuni italiani 561 milioni di euro. Del resto, è stato il 91% dei comuni a stipulare convenzioni con il sistema consortile.
«Sviluppare una raccolta differenziata di qualità in tutto il paese è fondamentale – conclude il presidente Conai – ma altrettanto importante è lavorare sulla prevenzione. Continuiamo a promuovere anche l’innovazione a monte, spingendo l’eco-progettazione del packaging finalizzata al contenimento dell’impatto ambientale. Iniziative come il bando Conai per la prevenzione, cui l’adesione 2019 è già prevista in aumento, mirano proprio a incrementare i casi di imballaggio virtuosi in Italia: come ricordo spesso, l’80% degli impatti che un pack genererà nel corso di tutto il suo ciclo di vita si definisce nella fase della sua progettazione».