Nelle scorse settimane si sono svolti alcuni incontri nelle scuole secondarie di primo grado di Impruneta, promossi dall’assessorato all’Integrazione delle Differenze e Pari Opportunità guidato da Laura Cioni, che hanno coinvolto alunni, insegnanti e genitori delle classi seconde e terze in un percorso di sensibilizzazione al rispetto e promozione delle differenze di genere, per favorire un ambiente scolastico inclusivo.
ll progetto è stato reso possibile grazie ai contributi di Regione Toscana per progetti finalizzati a promuovere i diritti delle persone LGBTI e la non discriminazione per motivi legati all’orientamento sessuale ed all’identità di genere, erogati agli enti, come il Comune di Impruneta, aderenti alla Rete Ready, nata per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – come sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale.
Dopo contatti con la direzione scolastica, l’assessorato all’istruzione guidato da Sabrina Merenda e gli insegnanti, si è costruito insieme un percorso con l’associazione Azione Gay e Lesbica di Firenze, con una storica esperienza sull’argomento, e dopo l’approvazione del progetto in consiglio d’istituto, si sono svolti sia al mattino nelle classi, sia nel pomeriggio con insegnanti e genitori, quindici incontri su tematiche attinenti gli stereotipi di genere, il bullismo omolesbobitransinterafobico e l’educazione alle differenze, anche attraverso momenti di gioco guidato e di testimonianza diretta degli attivisti dell’associazione LGBT, aperti a domande e richieste di approfondimento dei ragazzi e degli adulti.
L’assessora Cioni dichiara: “Obiettivo di questi incontri dinamici e interattivi nelle classi era favorire la libera espressione di sé, il dialogo tra differenze, la costruzione di dinamiche di gruppo positive, così da fornire esempi di felice convivenza, utili anche a contrastare possibili dinamiche di isolamento e bullismo nelle scuole, oltre a superare gli stereotipi. Ho partecipato personalmente agli incontri con insegnanti e genitori, che si sono rivelati un prezioso momento di condivisione e conoscenza. Ringrazio la scuola ed in particolare il corpo docente, tutte le persone che si sono fatte coinvolgere e l’associazione Azione gay e lesbica per averci accompagnato con la loro esperienza in questo percorso nelle scuole che è una novità per Impruneta.”
L’assessora Merenda dichiara: “L’educazione come contrasto alle discriminazioni credo sia l’arma bianca più potente che esiste e quindi perché non proporla come da programmi regionali ed europei? La formula magica adottata da chi l’ha proposta, con questo progetto che abbiamo portato nelle nostre Scuole Medie, ha compreso una pozione giocosa, dove i ragazzi si sono misurati con domande di ogni tipologia in cui decidere di fingere o essere se stessi con un No o un Si. Quanto costa a volte essere diversi, anche semplicemente nella posizione che prendiamo? A scuola si può dire di No e dimostrare di avere una propria identità. A scuola si può diventare un gruppo coeso in difesa di certi valori. Interessante la proposta di fare incontri con i genitori e gli insegnanti prima della presentazione in classe per misurare le domande su varie fasce di età e aprirsi ad una Comunità Educante. Ringrazio come sempre la scuola, con i docenti e il Consiglio di Istituto, per tutti i progetti in primis costruiti insieme e poi vagliati”.
Sara Di Giacomo Pace, presidente dell’associazione Azione gay e lesbica, dichiara: “In primis vogliamo porgere i nostri ringraziamenti al Comune di Impruneta, la Regione e la scuola di riferimento. Il progetto si è svolto nelle classi e con le figure adulte familiari e scolastiche, che hanno apprezzato il progetto e ne hanno sottolineato l’importanza, il che lo ha reso ancora più completo e arricchente. Scarso è lo spazio che si dedica ai percorsi di educazione alle differenze ed educazione di genere, molti sono gli stereotipi e c’è ancora tanta disinformazione su ciò che significa convivere in una società plurale, per quanto riguarda gli orientamenti sessuali e le identità di genere. Sensibilizzare e informare correttamente a partire dalle voci di chi vive sulla propria pelle discriminazioni e violenze, dovrebbero essere azioni quotidiane da diffondere il più possibile, per scardinare le discriminazioni alla radice. Il primo passo è iniziare a riconoscerle, a partire dalla frase che può sembrare una battuta, fino alle sue manifestazioni più violente. La nostra associazione, da oltre trent’anni, si occupa di diritti, formazione e sensibilizzazione, e siamo sempre disponibili a rispondere alle richieste di interventi come quella dell’assessorato all’Integrazione delle Differenze e Pari Opportunità del Comune di Impruneta.”