Approvata all’unanimità una mozione del Partito democratico, primo firmatario Enrico Sostegni: “Dopo l’auspicato rinnovo del Contratto collettivo nazionale si pone una questione di sostenibilità”
di Sandro Bartoli, 30 gennaio 2024
Firenze – Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una mozione del Partito democratico, primo firmatario il presidente della commissione Sanità, Enrico Sostegni, in merito al sostegno al settore della cooperazione sociale. “Sono contento che la scorsa settimana sia arrivato il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro del settore – ha dichiarato in Aula il presidente Sostegni –. Il mondo della cooperazione sociale aspettava da tempo un rinnovo del contratto collettivo di lavoro. I contratti degli operatori sono già bassi e hanno risentito in maniera forte dell’inflazione, cosa che sta incidendo nella capacità di trovare i professionisti. In Italia ci sono 400mila occupati nel settore e 36mila svantaggiati, in Toscana sono 30mila gli addetti e 3mila le persone svantaggiate”.
L’atto d’indirizzo impegna la Giunta regionale “ad attivare un tavolo di confronto con le associazioni di rappresentanza del movimento cooperativo e Anci Toscana, al fine di condividere le opportune strategie di sostegno al settore”. Un’iniziativa “pensata nell’imminenza del rinnovo e che interviene nella fase che si apre adesso – ha proseguito Sostegni –. Il costo del lavoro ha un’importante percentuale, un’incidenza alta che va dal 65 all’85 per cento della prestazione. Incide quindi in maniera significativa sui costi delle cooperative stesse. Ci è arrivata una richiesta di l’attivazione di un tavolo per analizzare la situazione. Si tratta di discutere sull’incidenza dell’adeguamento del contratto sui bilanci delle cooperative”. La Giunta regionale è chiamata a “valutare le azioni da intraprendere anche attivandosi con il Governo per reperire le risorse funzionali all’adeguamento delle tariffe e dei corrispettivi contrattuali”.
Le consigliere Silvia Noferi ha annunciato il voto favorevole del Movimento 5 stelle, così come la capogruppo Elena Meini a nome della Lega.