L’annuncio in occasione della conferenza stampa per i cinque anni di attività del Comitato regionale per la comunicazione. Dal 2017 al 2022: premi alla buona comunicazione, vigilanza su par condicio, patentino digitale nelle scuole, risoluzione delle controversie. Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “Il Corecom oggi ha voltato pagina, è cresciuto ed è sempre più vicino alle istanze dei cittadini”
Firenze – Farsi conoscere dai cittadini, il patentino digitale nelle scuole, i premi alla buona comunicazione, i comunicatori toscani dell’anno, i nuovi linguaggi della comunicazione, vigilanza su una par condicio da riformare, convegni e seminari, la risoluzione delle controversie telefoniche e una nuova legge per il Corecom. Queste le principali attività che il Corecom, guidato dal presidente Enzo Brogi ha portato avanti dal 2017 al 2022 e che sono state presentate questa mattina, martedì 8 novembre, a palazzo Bastogi, proprio nella sede del Comitato regionale, in conferenza stampa.
“Siamo nati 20 anni fa – afferma Brogi – quando ancora c’erano i telefoni a gettoni e il pc era uno storico e nobile partito dell’altro secolo; quindi, abbiamo provato a modificare il modo di comunicare il nostro lavoro. Siamo una vedetta della comunicazione a 360 gradi e cerchiamo di aiutare cittadini e aziende che si sono rivolti a noi per tutelarsi da difetti, errori e ritardi di comunicazioni.” Brogi esalta le qualità della rete, “è straordinaria – dice- ci consente di comunicare con tutti in ogni momento” ma parla anche dei suoi pericoli “arrivano continue insidie” e “noi abbiamo provato con le nostre forze, grazie alle università e all’Istituto degl’Innocenti, ad offrire momenti di formazione per genitori, insegnanti e ragazzi affinché questo strumento possa essere sempre di più un’opportunità e meno un’insidia”. “Il Corecom si rinnova nella continuità –conclude Brogi – e il segnale si dà oggi, intitolando la sala dell’accoglienza al primo presidente del Corecom Omar Calabrese”.
Le prime iniziative, nel 2017-18, proprio per farsi riconoscere, sono state quelle di rinnovare il logo del Corecom, rendendolo più adatto al contesto multimediale e il sito web sia nella sua veste grafica che nei contenuti. Nel 2019-20 è stata diffusa la campagna di comunicazione multicanale “Ganzo questo Corecom” con testimonial Alessandro Benvenuti. Da non dimenticare poi, il prodotto di media education, il patentino digitale nelle scuole Toscane, un corso online di 10 ore per studenti delle prime medie sulle competenze necessarie a navigare in rete e sui social con consapevolezza. E poi importanti sono i numerosi premi come i riconoscimenti alla buona comunicazione: avviato nel 2014, “Toscana in spot” è rivolto ai videomaker della Regione per realizzare video di rilevanza socio-culturale; dal 2018 al 2021, un premio di 6mila euro alle migliori trasmissioni delle emittenti locali; istituito invece, nel 2017, il bando per la miglior tesi i laurea in comunicazione con un premio di 4mila euro e infine, nel 2022 “La Toscana che fa bene”, in collaborazione con il Cesvot, un premio alla migliore campagna di comunicazione sociale realizzata in Toscana.
E proprio la “Toscana che fa bene” verso il mondo del volontariato e le buone pratiche di comunicazione è il progetto ricordato dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, così come le buone pratiche di comunicazione oppure l’attenzione rivolta ai giovani, ai social network e a come si comunica oggi. “Mi ero posto l’impegno – ha detto il presidente – di fare in modo che il Consiglio regionale si aprisse sempre di più e che i cittadini fossero i protagonisti delle scelte che mettevamo in campo. Il Corecom oggi ha voltato pagina, è cresciuto ed è riuscito ad essere sempre più vicino alle istanze dei cittadini”. “Il compito delle istituzioni -ha aggiunto – è quello di formare i ragazzi all’utilizzo di nuove forme di comunicazione e la legge regionale approvata è il riconoscimento di questo grande lavoro portato avanti dal Corecom”.
Tra le attività del Corecom sono state 11 le campagne elettorali e referendarie monitorate e molti i convegni e seminari organizzati dallo “Spionaggio e controspionaggio cibernetico” a “Sbulliziamoci”. E infine, qualche numero: sono state oltre 52mila le istanze di conciliazione, definizione delle controversie e riattivazione del servizio gestite in 5 anni, oltre l’82per cento gli accordi in udienze di conciliazione, oltre il 90per cento le riattivazioni della linea interrotta e circa 15milioni di euro restituiti a cittadini ed imprese. Riguardo alla nuova legge, le modifiche più sostanziali riguardano le funzioni proprie del Corecom alle quali sono state aggiunte la promozione dell’indipendenza e del pluralismo dell’informazione regionale, azioni di contrasto alleate speech e ad ogni forma di discriminazione e azioni di prevenzione e contrasto a bullismo e cyberbullismo.
Anche la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi, ha commentato: “Oggi si chiude un percorso di grande qualità per il Corecom della Toscana. Ringrazio Enzo Brogi per il lavoro che ha portato avanti in questo quinquennio alla guida del Comitato; un impegno che ho avuto modo di conoscere e apprezzare da vicino come presidente della commissione Istruzione, formazione, beni e attività culturali”. Giachi si è soffermata sul “ruolo innovativo del Corecom, allestendo varie iniziative rivolte alle nuove generazioni; in particolar modo, attraverso l’istituzione del ‘patentino digitale’ nelle scuole secondarie di primo grado. Un percorso formativo con l’obiettivo di sviluppare nei giovani competenze digitali per un uso consapevole della rete, che auspico continueremo a sviluppare anche nei prossimi anni, nel solco dell’azione riformatrice iniziata da Omar Calabrese, studioso attento e osservatore vigile sulla realtà contemporanea, del quale sentiamo la mancanza, che ha servito le istituzioni come primo presidente del Corecom”.