Ospedale di Prato Santo Stefano

Coronavirus, da Prato un milione di euro

«La Toscana è una terra dal cuore grande. Ai cittadini e agli imprenditori pratesi va il nostro sentito ringraziamento per tutto quello che sono riusciti a raccogliere e a concretizzare in così poco tempo». A dirlo è l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi nell’apprendere la notizia di un milione di euro raccolto in pochi giorni e già tradotto nell’acquisto  di dispositivi di protezione individuale e attrezzature sanitarie  destinati alle strutture ospedaliere della Asl centro. Nel dettaglio si tratta di  6 ecografi portatili, 10 ventilatori invasivi, 5mila tute integrali, 22mila mascherine, 20mila camici, 2mila visiere e un notevole quantitativo di disinfettante, che saranno consegnati già a partire dagli i nizi della prossima settimana. Questo importante risultato è stato raggiunto grazie a una campagna di raccolta fondi, iniziata il 9 marzo e tuttora in corso, promossa dalla Spes docet onlus e a cui hanno subito aderito la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato con 300mila euro, cittadini e  imprenditori pratesi, decisi a proseguire e ad aiutare non solo il proprio territorio, ma eventualmente anche altre realtà ospedaliere toscane.

«In questo periodo di grave emergenza sanitaria riceviamo la solidarietà e l’aiuto concreto da più parti. Solo una comunità solidale  e unita è in grado di superare qualsiasi difficoltà. In un momento in cui a tutti è chiesto di fare la propria parte, ciascuno cerca di rendersi utile e di dare il proprio contributo con grande generosità – ha aggiunto Saccardi -. Imprese, associazioni, singoli cittadini  ci testimoniano la loro vicinanza ogni giorno e insieme a noi lottano contro il Coronavirus, a fianco degli operatori sanitari impegnati in prima linea. A tutti loro va la nostra più profonda gratitudine».

«In questa battaglia contro il Coronavirus, che tutti quanti insieme stiamo combattendo, il fattore tempo è determinante – ha commentato Ilaria Bugetti consigliera regionale pratese È ammirevole quello che sono riusciti a realizzare tramite la Spes docet onlus e la Fondazione. Sono stati veloci e rispettosi delle istituzioni, a cui si sono affidati per dare rapida concretezza al loro desiderio di aiutare il prossimo vista l’emergenza del momento».

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