L’ipotesa di una seconda ondata di Covid-19 come accadde per la Spagnola, lascia scettico il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, che intervistato dal Tgcom24, afferma di «non credere» che ciò si verificherà «perché siamo in un’epoca diversa, oggi c’è maggior consapevolezza, ci sono più mascherine, abbiamo imparato a proteggerci, l’informazione gira più velocemente, abbiamo imparato la distanza, abbiamo strumenti che ci consentono un maggior controllo del territorio, come Immuni che va scaricata».
«Non credo in una seconda ondata come accadde per la Spagnola – ribadisce Sileri – credo in focolai che potranno anche essere molteplici ma la nostra bravura sarà quella di contenerli avendo anche il coraggio di ricreare aree rosse anche più o meno vaste dove sarà necessario. Ma una seconda ondata violenta come quella avvenuta in Lombardia in cui morivano mille persone al giorno non credo assolutamente che tornerà. Certo, dobbiamo mantenere queste misure di difesa, alla quale aggiungo che quando si hanno dei sintomi bisogna chiudersi in casa e chiamare il medico di base. Siamo in una fase cronica e bisogna badare alla nostra salute», avverte il viceministro. (AdnKronos)