Presentato a palazzo del Pegaso il Valdarno Cinema Film Festival che si svolge dal 3 al 7 ottobre. Sono intervenuti Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale, Valentina Vada, sindaca di San Giovanni Valdarno, e Stefania Ippoliti, direttrice di Toscana Film Commission
di Riccardo Ferrucci, settembre 2023
Firenze – Conferenza stampa di presentazione del Valdarno Cinema Film Festival di San Giovanni Valdarno (Arezzo) in sala Affreschi del palazzo del Pegaso. Sono intervenuti Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale; Valentina Vadi sindaca di San Giovanni Valdarno; Stefania Ippoliti, direttrice di Toscana Film Commission; Marco Luceri, direttore artistico del Festival; Luigi Nepi, presidente del Comitato organizzatore del Valdarno Cinema Film Festival.
Il Festival del cinema Valdarno Cinema Fedic nasce nel 1983 come competizione riservata ai soci della Fedic – Federazione Italiana dei Cineclub. Dal 1994 la competizione si è aperta agli Autori Indipendenti, ovvero non associati ai cineclub Fedic. Al Festival possono concorrere film di ogni genere, sia lungometraggi (durata superiore di 52 minuti), sia cortometraggi (durata inferiore di 52 minuti). I film ammessi in competizione saranno suddivisi in tre sezioni per categoria (cortometraggi e lungometraggi): documentari, finzione e animazione, e saranno esaminati da una giuria. I film in concorso saranno votati dalla giuria ufficiale presieduta dal critico cinematografico e responsabile del Centro Studi-Archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna Roberto Chiesiecomposta inoltre dalla critica cinematografica Caterina Liveranie dal produttore ed esperto di virtual reality Omar Rashid.
“Un Festival importante che ha una lunga storia – ha detto Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale – e che dimostra sempre grande attenzione al pubblico giovane. È bello sapere che verrà premiato una grande maestro come Pupi Avati, un protagonista della nostra cultura. Vorrei ringraziare in particolare la sindaca Valentina Vadi per il suo impegno, in un momento non facile per la finanza pubblica, di continuare a investire sul cinema e sulla cultura. Sono iniziative come queste che permettono ai ragazzi e alle ragazze di costruire il loro pensiero in maniera critica.”
“Questa edizione ha un livello molto prestigioso – ha detto Valentina Vadi sindaca di San Giovanni Valdarno – e ringrazio tutti i collaboratori che permettono di realizzare una rassegna di grande significato culturale, con il premio Marzocco assegnato ad un protagonista del nostro cinema come Pupi Avati. Si conferma anche un consolidato rapporto con le scuole del nostro territorio che vivono in modo profondo le giornate del festival.”
Come detto, sarà il regista Pupi Avati a ricevere il Premio Marzocco alla carriera alla 41ma edizione di Valdarno Cinema Film Festival, in programma dal 3 al 7 ottobrea San Giovanni Valdarno (Arezzo). Il regista sarà presentesabato 7 ottobre al Cinema Teatro Masaccio per ritirare il premio e presentare “La casa dalle finestre che ridono” del 1977 proiettato in versione restaurata 4K, in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Il festival, il cui comitato organizzatore è presieduto da Luigi Nepi, docente di critica cinematografica all’Università di Firenze, si svolge con la collaborazione del Comune di San Giovanni Valdarno e del Cineclub Fedic sangiovannese, con il patrocinio della Regione Toscana e il supporto di Fondazione Sistema Toscana. La direzione artistica è affidata a Marco Luceri, critico cinematografico e coordinatore del gruppo toscano del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.
L’edizione 2023 del festival, uno dei concorsi cinematografici più longevi d’Italia, presenta un programma variegato diviso per sezioni: 19 film in concorso, tra lungometraggi e cortometraggi; un omaggio a Francesco Nuti; “Valdarno Kids” la sezione interamente dedicata ai bambini; Spazio Toscana, un focus dedicato ai registi toscani e una serie di eventi speciali tra presentazioni di libri e eventi.
“La Fondazione Sistema Toscana segue tutte le politiche dell’audiovisivo e i festival – ha ricordato Stefania Ippoliti responsabile area cinema – e questa rassegna la seguiamo con grande attenzione, perché negli ultimi anni si è rivolto sempre di più ai giovani e al pubblico scolastico, portando ad una maggiore diffusione e conoscenza del linguaggio cinematografico.”
“Un cartellone molto vario perché spaziamo dai documentari ai film di genere – ha detto il direttore artistico Marco Luceri – e poi cortometraggi e cartoni animati. Vorrei ricordare gli omaggi come il premio alla carriera a Pupi Avati che torna nella nostra città dopo quarant’anni, poi gli omaggi a Benigni e a Francesco Nuti, nell’anno della sua scomparsa, il ricordo di Luciano Banciardi. Di grande interesse anche i film in concorso.”
“Un ringraziamento sentito alla Regione Toscana, al comune e agli organizzatori del Festival – ha detto Luigi Nepi presidente del comitato organizzatore – che ogni anno permettono di realizzare una rassegna di grande significato culturale e che diventa punto di riferimento per chi segue e ama il cinema.”
La prima giornata del festival, martedì 3 ottobre si aprirà alle ore 17, Casa della cultura Palomar con un incontro dedicato a Roberto Benigni e la presentazione del libro “Il piccolo diavolo e l’acqua santa. Roberto Benigni dalla dissacrazione al politicamente corretto” di Alfredo Marasti alla presenza dell’autore e il coordinamento di Luigi Nepi. A seguire la proiezione del film Berlinguer ti voglio bene di Giuseppe Bertolucci del 1977.
L’inaugurazione si terrà alle 21.15 al Cinema Teatro Masaccio con una doppia proiezione: il cortometraggio La linea del terminatore di Gabriele Biasi, interamente girato in Toscana, che segue la straordinaria fuga di Fernanda Gonzalez da Buenos Aires all’Italia alla presenza dell’attrice e del produttore Pierfrancesco Bigazzi (il corto è vincitore del premio alla Settimana Internazionale della Critica all’80° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia).Poi il lungometraggio L’invenzione della neve di Vittorio Moroni, alla presenza del regista e dell’attrice protagonista Elena Gigliotti, sulla storia di Carmen, una donna con un passato difficile: quando era soltanto un’adolescente è stata portata via dalla madre ed è cresciuta in una casa-famiglia (il film è in concorso).
Il festival non dimentica qual è da sempre la sua missione storica: quella di far emergere i talenti “nostrani” e aprire al contempo uno sguardo sui giovani registi italiani, che con sempre maggiore difficoltà riescono a farsi notare in un panorama distributivo poco propenso alle vere scommesse.All’interno della sezione “Spazio Toscana” troviamo: Franco Zeffirelli di Matteo Mascotto (che verrà presentato alla presenza del regista e della produttrice Silvia Groppa giovedì 5 ottobre); Il pittore dei due mondi, documentario di Lorenzo Borghini sulla vita del pittore fiorentino Luca Alinari (sabato 7 ottobre); Segnale d’allarme di Elio Germano e Omar Rashid, alla presenza del produttore Omar Rashid (giovedì 5 ottobre).
Prosegue il programma dedicato agli spettatori di domani, i bambini con la sezione Valdarno Kids, una giornata rivolta agli alunni della scuola primaria. In programma varie proiezioni e a seguire l’incontro e il laboratorio creativo a cura della cartoonist Marta Vangelisti (mercoledì 4 ottobre presso il cinema teatro Masaccio).
Per Informazioni su Valdarno Cinema Film Festival tel: 055 940943 oppure scrivere a info@valdarnocinemafilmfestival.it