Il 25 gennaio 1961 debutta nelle sale statunitensi il celebre film d’animazione Disney La carica dei cento e uno, o, nel titolo originale inglese, One Hundred and One Dalmatians ( Cento e uno dalmati ).
Nel 1956 Dodie Smith scrisse il romanzo I cento e una dalmata, pubblicato inizialmente a puntate come The Great Dog Robbery nel settimanale Woman’s Day e adattato da Bill Peet. Fu un amico comune di Walt Disney e Dodie Smith, entrambi cinofili, che attirò l’attenzione di Disney sul libro della Smith (per molti fu Jack Warner, presidente della Warner Bros.). Quando Walt Disney lesse il libro, nel 1957, esso attirò subito la sua attenzione e lui prontamente ne acquistò i diritti. Il libro fu molto rimaneggiato per adattarlo al cartone animato finale. Smith aveva sempre segretamente sperato che Disney trasformasse il suo libro in un film. Disney incaricò Bill Peet di scrivere il film, segnando la prima volta che la storia di un film Disney venne creata da un solo sceneggiatore. Anche se Walt non era coinvolto nella produzione dei film d’animazione frequentemente come negli anni precedenti egli era sempre presente alle riunioni della storia. Tuttavia Walt ritenne che il progetto originale di Peet fosse così perfetto da risultare poco coinvolto nel film complessivo. Peet inviò a Dodie Smith alcuni disegni dei personaggi, e lei rispose dicendo che Peet aveva effettivamente migliorato la sua storia e i disegni erano migliori delle illustrazioni del libro.
Dopo che il costosissimo La bella addormentata nel bosco era stato un fallimento al botteghino c’erano delle voci riguardo alla chiusura del dipartimento di animazione allo studio Disney. Durante la produzione de La bella addormentata nel bosco Walt aveva detto all’animatore Eric Larson: “Non credo che possiamo continuare, è troppo costoso“. Ciononostante Disney aveva ancora sentimenti profondi nei confronti dell’animazione da quando aveva costruito la società su di essa. Ub Iwerks, responsabile dei processi speciali nello studio, stava sperimentando la fotografia Xerox per aiutare nell’animazione.
Nel 1959 aveva modificato una macchina Xerox per trasferire i disegni degli animatori direttamente nei rodovetri d’animazione, eliminando il processo di inchiostrazione e risparmiando così tempo e denaro pur conservando la spontaneità degli elementi a matita. Tuttavia, a causa delle limitazioni della nuova tecnologia, lo Xerox non riuscì a deviare da un contorno nero graffiante e mancava la fine e sontuosa qualità dell’inchiostrazione mano. Con lo studio non più in grado di permettersi il costoso processo di inchiostrazione lo studio chiuse il reparto, con una conseguente riduzione del personale dell’animazione da oltre 500 a meno di 100. Uno dei vantaggi dello Xerox, però, era che si trattava di un grande aiuto per animare i cani maculati. Secondo Chuck Jones Disney fu in grado di realizzare il film in circa la metà di quello che sarebbe costato se avessero dovuto animare tutti i cani e le macchie.
A differenza di molti film d’animazione di Walt Disney La carica dei cento e uno include solo tre canzoni, con una sola, Crudelia De Mon, a giocare un ruolo importante nel film. Gli altri due brani sono Kanine Krunchies Jingle (cantata in originale da Lucille Bliss, che aveva doppiato Anastasia nel Classico Disney del 1950 Cenerentola), e Dalmatian Plantation, della quale solo due frasi sono cantate da Rudy alla fine del film.
Negli anni successivi alla distribuzione originale del film la Disney portò la storia in varie direzioni. Il primo di questi tentativi fu il remake live-action La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera, uscito il 27 novembre 1996. Il film è ambientato nella Londra contemporanea, e vede Glenn Close nel ruolo di Crudelia De Mon. Nel film nessuno degli animali parla. Il successo nei cinema di questa versione diede origine a una serie animata l’anno successivo, La carica dei 101: La serie (che prende elementi anche dal Classico Disney), e a un sequel, La carica dei 102 – Un nuovo colpo di coda (2000). Inoltre è prevista l’uscita nelle sale americane nel 2021 di uno spin-off della saga de “La carica dei 101”, dal titolo provvisorio Cruella, interamente dedicato al personaggio di Crudelia De Mon.
C’è stato anche un sequel diretto del film d’animazione originale, uscito nel 2003 col titolo La carica dei 101 II – Macchia, un eroe a Londra. Il film ha come protagonista Pizzi (ribattezzato Macchia nel doppiaggio italiano) che, dimenticato a Londra durante il trasloco dei Radcliffe, incontra il suo idolo televisivo Fulmine, e insieme a lui deve nuovamente affrontare Crudelia e i fratelli Badun.
Immagine d’apertura: i dalmata protagonisti Pongo e Peggy con i loro cuccioli in una scena del film
Bibliografia e fonti varie
- Gebert, Michael (1996). The Encyclopedia of Movie Awards. St. Martin’s Paperbacks
- Sincerely Yours, Walt Disney, 101 Dalmatians Platinum Edition DVD, 2008
- Thomas, Bob: “Chapter 7: The Postwar Films”, page 106. Disney’s Art of Animation: From Mickey Mouse to Hercules, 1997
- Redefining the Line: The Making of One Hundred and One Dalmatians, 101 Dalmatians, 2008 DVD
- Finch, Christopher: “Chapter 8: Interruptions and Innovations”, pages 245-246. The Art of Walt Disney, 2004