Debutta Metropolis

il 10 gennaio 1927 all’Ufa-Palast am Zoo di Berlino debutta in prima assoluta il celebre film di fantascienza distopica Metropolis, del regista Fritz Lang.

Il film, tra le opere simbolo del cinema espressionista ed universalmente riconosciuto come modello di gran parte del cinema di fantascienza moderno, è ambientato in un futuro distopico (nel 2026, esattamente a 100 anni di distanza da quello di produzione del film, presentato in prima assoluta il 10 gennaio 1927) in cui le divisioni classiste sembrano accentuarsi.

Poster originale del film

L’ispirazione per Metropolis deriva da un’esperienza personale di Lang. Mentre stava arrivando negli Stati Uniti per la prima di I nibelunghi, Lang rimase colpito e impressionato dalla vista notturna di New York e del suo skyline. La produzione impegnò la troupe per diciannove mesi: trecentodieci giorni di riprese e sessanta notti furono necessarie per produrre 600.000 metri di pellicola. Erich Pommer e la casa di produzione UFA non badarono a spese per la lavorazione, assoldando 36.000 comparse.

La lavorazione si protrasse dal 22 maggio 1925 al 30 ottobre 1926. Vennero girati 620.000 metri di negativo e impiegati, secondo la pubblicità, 8 attori di primo piano, 25.000 uomini, 11.000 donne, 1.100 calvi, 750 bambini, 100 uomini di colore, 3.500 paia di scarpe speciali, 50 automobili. L’investimento superò i 5 milioni di marchi tedeschi di allora. Queste spese non vennero coperte dagli introiti della distribuzione, tanto che la UFA andò in bancarotta: Alfred Hugenberg, editore e membro del Partito Nazista, comprò la casa di produzione trasformandola in parte nella macchina propagandistica del nazismo.

La sceneggiatura di Metropolis, scritta da Fritz Lang e da sua moglie Thea von Harbou, un’attrice tedesca, deriva da un romanzo scritto dalla Harbou al solo scopo di essere utilizzato per una pellicola, romanzo che uscì in forma seriale sul periodico Das Illustrierte Blatt. Dunque la Harbou e Lang collaborarono alla sceneggiatura derivata dal romanzo; dalla trama furono rimosse varie parti originali e temi presenti nel romanzo, compresa la maggior parte dei riferimenti alla magia e all’occulto. La sceneggiatura fu più volte riscritta e ad un certo punto contenne un finale dove Freder avrebbe volato verso le stelle; questo elemento narrativo diventerà più tardi la base di un altro film di Lang, Una donna nella luna

Fritz Lang, autore del film, in una foto del 1969

La versione originale del film, della durata di oltre due ore, andò perduta durante la seconda guerra mondiale. Esistono diverse versioni del film che si differenziano per durata e montaggio. Lang montò una prima versione nel 1927, che venne subito accorciata dallo stesso di oltre trenta minuti. In seguito furono distribuite altre versioni.

Del film esistono versioni diverse: una di 87 minuti a colori, con colonna sonora rock, realizzata nel 1984 dal musicista Giorgio Moroder e intitolata Giorgio Moroder presents Metropolis e un’altra dotata di colonna sonora con brani musicali provenienti dal repertorio non inedito di Philip Glass. Nel 2000 anche Jeff Mills, uno dei massimi esponenti della scena techno mondiale, ha composto una sua personale colonna sonora per la pellicola.

Una versione restaurata è stata edita nel 2001 per il mercato home video.

Il 2 luglio 2008 a Buenos Aires fu ritrovata una bobina presso un collezionista privato in cui era presente il 95% del materiale altrimenti mancante altrove, poiché perduto durante la seconda guerra mondiale. Infatti si riteneva che dell’originale Metropolis sopravvivessero solo tre quarti del negativo e alcune copie d’epoca di versioni ridotte. Le scene ritrovate sono state prese in custodia dalla Fondazione Friedrich Wilhelm Murnau in Germania che le ha reintegrate nella pellicola presentando il film completo con orchestrazione dal vivo al 60º Festival internazionale del cinema di Berlino il 12 febbraio 2010. In Italia questa versione, la più completa con i suoi 148 minuti, è uscita in DVD e Blu-Ray il 23 febbraio 2011, distribuita dalla Medusa. Nel marzo 2015, a cura della cineteca di Bologna, il film è stato proiettato in 70 sale italiane e ne è stato distribuito un cofanetto con due DVD e un libro; nel secondo DVD due documentari sul ritrovamento in Argentina di 25 minuti di pellicola ritenuti perduti e il restauro avvenuto in Germania.

Immagine d’apertura: veduta della città di Metropolis nel film

Bibliografia e fonti varie

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