La mia vita è una playlist. Se mi guardo indietro, in ogni momento importante della mia vita, indipendentemente che si trattasse di un attimo di gioia o di profonda tristezza, c’era una canzone con me a farmi compagnia, ad aiutarmi ad affrontare quell’istante, a prendermi per mano. C’era sempre il testo di una canzone insieme a me, a parlare di me, a raccontare di me e a dire tutto ciò che io non riuscivo a pronunciare, perché forse avrebbe fatto troppo male pensare di doverle dire davvero quelle parole struggenti, avrebbe fatto troppo male pensare che la vita potesse essere più triste di una canzone triste. Ho sempre pensato che le canzoni fossero un dono o forse un modo in cui la vita avesse la possibilità di sdebitarsi con noi di un po’ di sofferenza, lasciando che altri si esprimessero al posto nostro, che dessero voce per noi alle nostre emozioni, lasciando il duro compito di raccontare con coraggio ciò che proviamo realmente, attraverso l’anima e le storie altrui.
Ed è così che mi ha aiutato la musica, lasciando che le canzoni dessero voce al mio cuore quando mi sembrava spezzato dal dolore e ho lasciato che le canzoni lo facessero urlare quando lo sentivo battere a mille dalla felicità. Sì, c’era sempre una canzone in un istante rubato
Nicole Lorenti
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