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“Demetrio e l’Oste Burlone”. La corrispondenza inedita tra Primo Conti e Corrado Pavolini

Un libro che raccoglie un’ampia scelta di 50 anni di corrispondenza tra Primo Conti e Corrado Pavolini, due figure emblematiche del nostro Novecento. Un epistolario che si snoda in un arco di tempo che spazia dalla Grande Guerra agli anni, curato da Costanza Geddes da Filicaia e Marcello Verdenelli uscito per Eum Edizioni Università di Macerata, con il patrocinio della Fondazione Primo Conti ETS di Fiesole.
Gli originali dell’epistolario infatti sono integralmente conservati presso la Fondazione Primo Conti, a Fiesole, negli archivi Conti e Pavolini, dove da tempo sono stati ordinati, catalogati e digitalizzati.

Giovedì 1 febbraio, ore 17.00Comune di Fiesole, Sala del Basolato
Piazza Mino da Fiesole, 24


Il volume sarà presentato presso il Comune di Fiesole, nella Sala del Basolato, Piazza Mino da Fiesole, 24, giovedì 1 febbraio 2024, alle ore17.00, dallo Storico della Letteratura Marino Biondi e dallo Storico dell’arte contemporanea Roberto Cresti, coordinati dalla Presidente della Fondazione Primo Conti ETS, Gloria Manghetti, alla presenza dei curatori Costanza Geddes da Filicaia Marcello Verdenelli.

Il volume propone per la prima volta un’ampia selezione (240 lettere) del consistente epistolario intercorso tra due figure emblematiche del Novecento toscano e italiano: il pittore e scrittore Primo Conti (1900-1988) e il drammaturgo e regista Corrado Pavolini (1898-1980). Il carteggio – distribuito nell’arco temporale 1917-1976 ma particolarmente concentrato tra il 1917 e gli anni Trenta – è caratterizzato da un’alta valenza letteraria e culturale con, sullo sfondo, uno scenario storico complesso segnato da inquietudini, contraddizioni, sogni e delusioni. Già i due corrispondenti Conti e Pavolini, legati da una profonda amicizia, avevano consapevolezza della peculiarità di queste missive, auspicando, fin dal 1920, la pubblicazione del loro “epistolario migliore”. Riconoscevano infatti in quelle lettere non un semplice strumento mediatico ma un momento essenziale, insieme vivificante e creativo del loro lungo sodalizio.

Arricchito da un indispensabile e funzionale apparato di note, il volume permetterà di tornare a riflettere sulla cultura del Novecento da un nuovo ed inedito osservatorio, attraverso la parola privata di due protagonisti.

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