Qui di seguito l’ordine del giorno conclusivo dell’assemblea nazionale dei dissidenti di Articolo Uno dell’area “Verso il partito del lavoro” tenutasi sabato 3 dicembre.
ASSEMBLEA NAZIONALE
dell’Area “VERSO IL PARTITO DEL LAVORO”
O.D.G. Conclusivo
Iscritte ed Iscritti ad Articolo Uno, Compagne e Compagni comunemente ed individualmente
impegnati nel processo di ricostruzione e riorganizzazione della sinistra italiana, oggi 3 dicembre
2022 con l’organizzare e svolgere questa Assemblea Nazionale rinnovano e danno nuovo
impulso al loro impegno per restituire alle forze del lavoro ed agli strati sociali che stanno pagando
il prezzo più alto della crisi economica, sociale, occupazionale che sta vivendo il nostro paese, la
rappresentanza politica della quale sono privi ormai da tempo.
L’allontanamento di milioni di italiani dal voto, dalla partecipazione alla vita democratica, il sempre
più evidente rifiuto a riconoscersi nelle attuali forze politiche in campo impongono di assumere la
piena consapevolezza che quanto abbiamo tentato di costruire in questi anni non si dimostra in
grado di affrontare con successo le grandi sfide che sono davanti al nostro paese.
• il dispiegamento dell’attuale processo di globalizzazione dell’economia, dei mercati, del lavoro;
• le difficoltà di avanzamento del processo di integrazione europea che sembra non in grado di
spingersi oltre l’unificazione monetaria;
• l’attuale fase di sviluppo del capitalismo finanziario con le ingiustizie, la mercificazione del lavoro,
e dell’ambiente, le accresciute disuguaglianze verso le quali sta trascinando nazioni e continenti;
• le conseguenze politiche, territoriali, militari della messa in discussione della stagione
dell’unipolarismo scaturito dalla caduta del muro di Berlino e dal dissolvimento dell’unione
sovietica;
• la guida del nostro paese consegnata alla destra, impongono la ridefinizione di un nuovo assetto
politico, organizzativo, ideologico dell’intera sinistra italiana.
Presupposto di questo straordinario e difficile impegno dovrà essere anche una attenta analisi
delle forze politiche che si muovono nel campo progressista.
Il partito democratico ha definitivamente assunto un posizionamento politico neocentrista,
governista e di fatto interclassista e non può oggi essere considerato il baricentro della
modernizzazione e del riscatto del nostro paese.
Come forza sinceramente democratica, garante del dettato costituzionale ed attenta ai diritti civili,
sarà tuttavia un indispensabile alleato di chi rappresenterà le istanze di cambiamento del modello
sociale ed economico esistente e di rappresentanza di larga parte dei ceti medi produttivi, del
lavoro e degli strati sociali non protetti, precariati e marginalizzati.
Il movimento 5 stelle non rappresenta soltanto una forza progressista che rivendica giustamente
la sua autonomia negando al contempo la sua subalternità ma una grande novità politica
meritevoli di rispetto e considerazione con la quale costruire una solida alleanza strategica.
Una novità che nel tempo ha scelto di stare dalla parte del cambiamento e dei più deboli e quindi
un alleato naturale ed indispensabile che, pur al di fuori della storia e della cultura della sinistra
italiana, va collocato all’interno di un rinnovato centro sinistra chiamato a misurarsi con le nuove
sfide che verranno avanti.
Un processo di ricostruzione e di riorganizzazione della sinistra in Italia non può prescindere dai
rapporti e dal pieno coinvolgimento di Sinistra Italiana, con cui va riaperto un dialogo critico e
costruttivo sulle vicende anche recenti che hanno interrotto l’esperienza di LEU.
Infine, esiste un vasto mondo legato al movimento pacifista, al civismo, all’ambientalismo, al
volontariato, alla difesa della laicità dello Stato, alle lotte su obiettivi imprescindibili dei diritti, ed
in questi dei diritti LGBTQ+, del femminismo, del mondo della cultura, della sanità, che costituisce
il vero bacino in cui si sviluppano le istanze e le prospettive di una nuova società in Italia.
Questo quadro impone la definizione di un nuovo assetto politico, organizzativo, ideologico
dell’intera sinistra, una ridefinizione in grado di metterci nelle migliori condizioni per contrastare
l’attuale egemonia delle destre e riconsegnare agli strati subalterni del nostro Paese gli strumenti
politici del proprio riscatto.
Nostro compito del momento è concorrere con convinzione, coraggio e coerenza alla
ricostruzione e riorganizzazione di una nuova grande soggettività politica autonoma, plurale ed
inclusiva della sinistra italiana, una soggettività ispirata ai valori della Pace, della Libertà,
dell’Uguaglianza e dell’Eco socialismo come orizzonte ideale e politico.
Una soggettività politica da ricollocare in un quadro di alleanze per la guida del Paese ma nella
quale si rendano ben chiari e distinti chi ciascuno rappresenta e per quali obiettivi si dà luogo
all’alleanza.
Nei prevedibili cinque anni che ci separano dalla prossima legislatura noi avremo quindi il compito
non soltanto di concorrere a questa ricostruzione ma anche quello di ricomporre quel campo largo
di alleanze di centro-sinistra necessario per sfidare e competere per la guida dell’Italia.
Muoverci con convinzione in questa direzione può contribuire a far decollare, senza più diffidenza
e con meno distingui, un processo che non può essere rinviato, ben sapendo che l’unico grande
interesse che ci muove è la pace, il progresso del nostro Paese, il suo riequilibrio sociale, la
restituzione alle generazioni che verranno di una grande forza Popolare della sinistra ancorata ai
valori della Libertà, dell’Uguaglianza, del Socialismo.
L’Assemblea è consapevole degli errori e delle contraddizioni che hanno portato anche alle nostri
recenti sconfitte ma allo stesso tempo della necessità di colmare un vuoto di rappresentanza
politica divenuto ormai ingiustificabile quanto inaccettabile.
Limpidi quindi sulla nostra identità, coraggiosi nella lotta politica, cultura e volontà unitaria per
battere gli avversari di sempre. È attraverso queste coordinate fondamentali che proseguiremo il
nostro impegno per ricostruire e riorganizzare la sinistra italiana.
Roma, 3 Dicembre 2022