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24 ore senza smartphone per disintossicarsi. A novembre il Digital Detox Day

Digital Detox Day, la prima giornata toscana per sensibilizzare ragazzi e famiglie sulle nuove dipendenze digitali. Un giorno intero, 24 ore senza cellulare e tablet, per disintossicarsi dai social e favorire l’utilizzo consapevole della rete tra tutti, ma specialmente tra i più giovani. Ad annunciarlo, questa mattina in palazzo del Pegaso, il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, il presidente del Corecom Enzo Brogi, il presidente di Fondazione Arezzo Wave Italia, Mauro Valenti.

Il progetto, ideato dalla Fondazione Arezzo Wave Italia con il contributo di Regione e Cassa di Risparmio di Firenze, in collaborazione con il Comitato regionale per le comunicazioni, è stato presentato in occasione della proiezione del documentario “Reality”, realizzato durante la vacanza premio che cinque influencer e studentesse delle superiori toscane si sono aggiudicate vincendo “Digital Detox”, la sfida su Instagram dedicata ai giovani studenti dai 16 anni in su. Una vacanza in barca, a largo dell’Argentario, ‘senza telefonino’, o meglio, collegate una sola volta al giorno, alla sera e per pochi minuti.

«Il 5 novembre sarà il giorno in cui tutti si distaccano da questi strumenti, per ritrovare la loro dimensione umana. Un messaggio che Corecom e Arezzo Wave lanciano con grande evidenza, verso un futuro che recuperi il senso umano dei rapporti e delle relazioni”, ha commentato il presidente Eugenio Giani  a proposito del Digital Detox Day . Giani ha ‘riconosciuto sul campo’ i meriti di Arezzo Wave Italia e Corecom: “La dipendenza dagli strumenti on line di comunicazione di massa, quindi social, sta diventando un problema”, occorre quindi “ritrovare un equilibrio». 

«Ci siamo sentiti molto vicini al progetto di Arezzo Wave per la ‘detossificazione’ digitale; il video ha avuto l’onore di essere presentato al Giffoni Film Festival”, ha affermato Enzo Brogi aprendo la conferenza stampa. Il punto, come spiegato dal presidente del Corecom, è che “Questo straordinario strumento che è il telefonino, con tutte le sue potenzialità, è legato a insidie che possono portare, già adesso, a parlare di ‘detossificazione’. Questo è il tema su cui Arezzo Wave ha voluto invitarci a riflettere utilizzando un progetto assolutamente originale e molto bello”. Simile, ricorda Brogi, a un’iniziativa che lui stesso prese quando era sindaco di Cavriglia, “una ventina d’anni fa, invitando ottanta famiglie a stare per un mese senza la televisione».

Brogi ha dichiarato l’interesse del Corecom per l’iniziativa presentata. «Crediamo che sia importate ‘detossificare’, ma ancora di più prevenire” e quindi cercare di utilizzare certi strumenti con il giusto rapporto”, ha detto il presidente, richiamando “il progetto per lanciare nelle scuole medie della Toscana un percorso formativo per i ragazzi, fatto da Corecom in collaborazione con Istituto degli Innocenti, Regione Toscana, Polizia postale e ufficio scolastico regionale, per arrivare al rilascio di un patentino. Per avere più consapevolezza quando navighi”. Insomma, “così come avviene con il motorino, prima di guidare si fa un corso di formazione».

Mauro Valenti, che ha introdotto la proiezione di “Reality”,  ha ricordato che «Controlliamo il nostro cellulare 235 volte al giorno, una media di 15 volte all’ora, una sorta di bulimia. Per il contest, ho tratto ispirazione dai camp ground off grid della Silicon Valley per adulti stressati da social. Tra le mission della nostra fondazione, infatti, sono fondamentali le attività di sostegno e arricchimento culturale dei giovani. Dal documentario emerge che avere obiettivi concreti e condividerli offline, rendono più attive e reali le ore della giornata e riducono il bisogno di stare isolati sui social. A fine serata, nella riflessione quotidiana, le ragazze rimanevano perfino sorprese nello scoprire che il telefonino mancava loro meno di quanto si sarebbero aspettate».
In sala Barile anche tre delle cinque vincitrici del contestDigital Detox –, Valentina Cenni, Iris Mattesini, Virginia Pratesi, Marzia Rossi e Maya Valenti –, la sfida per sensibilizzare i giovani sulla dipendenza dal digitale. Per partecipare i ragazzi di almeno sedici anni con un profilo Instagram si sono registrati sul sito di Arezzo Wave.  A novembre partirà anche l’edizione 2020 del contest. 

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