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Donne per un aborto libero e sicuro

Ieri era la giornata mondiale per l’aborto libero e sicuro, e anche in toscana si è fatta sentire la voce delle donne: il Coordinamento Donne della Cgil Toscana ha organizzato un presidio a Firenze per ribadire ancora una volta il diritto alla libertà di scelta di ognuna; il diritto a vedere applicata una legge dello stato, di fatto indebolita o resa nulla in larghe zone del paese dalla troppa obiezione di coscienza; la necessità di combattere la drammatica pratica dell’aborto clandestino ed insieme la necessità di sostenere politiche per il sostegno alla maternità consapevole e alla diffusione informata della contraccezione.

 

In Italia il ricorso all’aborto clandestino sta crescendo e mette a rischio la sicurezza e la vita delle donne, si parla infatti di 20.000 l’anno e anche in Toscana, pur con un tasso di abortività che si mantiene sempre superiore alla media nazionale (7,7 per 1.000), si è avuto un decremento delle interruzioni volontarie gravidanza: nel 2015 si sono registrate 6.100 con una riduzione del 6,5% rispetto al 2014, mentre permane ancora elevato il tasso di abortività tra le donne straniere, il 18,7 per 1000 da confrontare col 5,5 per mille delle italiane.

 

Secondo la Cgil in Toscana la percentuale di obiettori nel 2016 era del 56,2%, occorre poi monitorare quali sono i tempi d’attesa perché interventi tardivi comportano rischi maggiori per la salute delle donne.  Così il segretario della Cgil toscana Dalida Angelini : “ Chiediamo alla Regione di monitorare la situazione e che il sistema pubblico rispetti la legge”, “affinché le donne siano libere di scegliere in legalità e in sicurezza” Una delegazione guidata dalla segretaria generale è stata poi ricevuta dalla presidenza della giunta regionale.

 

La politica ha ora il grande compito di farsi promotrice con le istituzioni tutte di una nuova stagione di impegno a difesa della salute delle donne, della loro libertà di scegliere se e quando fare un figlio. La 194 è nata come legge per il sostegno alla maternità consapevole e il suo obiettivo era ed è sconfiggere la piaga dell’aborto clandestino e diminuire con la contraccezione il numero compessivo delle interruzioni di gravidanza che rappresentano comunque un dramma. Infine aiutare la maternità consapevole significa sostenere questa scelta con servizi per l’infanzia e aiuti alle famiglie e alle giovani coppie perché la scelta di fare un figlio non sia un sogno ma possa diventare una realtà da vivere con serenità.

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