Ezio Palombo è morto oggi all’ospedale di Pistoia. Aveva 89 anni, soffriva di attacchi ischemici da diversi anni e gli è stato infine fatale aver contratto il coronavirus. A Pistoia, l’ex parroco di Fabio, si era ritirato da 20 anni esatti, dopo aver lasciato la tonaca per amore di una giovane donna con la quale aveva avuto una figlia. La vicenda travagliata e improvvisa al tempo stesso, scosse l’intera Diocesi di Prato e tanti fra gli amici e i collaboratori di Don Ezio, lasciando nel dolore il vescovo Gastone Simoni che voleva bene a quel parroco impegnato con i ragazzi, spesso difficili, e con i giovani di stranieri. Anche in seguito, del resto, la Diocesi pratese ha continuato a sostenere, malgrado la sua scelta, il suo ex sacerdote.
Sopra La Briglia, alle prime pendici della Calvana, Don Ezio aveva dedicato l’intera sua vita di prete ai poveri e all’educazione dei ragazzi, in particolare quelli più sfortunati, con famiglie disagiate e problematiche alle spalle.
Era assai legato alla vicenda umana e sacerdotale di Don Lorenzo Milani. Don Ezio fu uno degli amici più cari del priore di Barbiana al quale portò due ragazzini che vivevano in precarie condizioni con la madre emigrata a Prato dalla Puglia: Michele e Francuccio Gesualdi, che poi divennero i più noti discepoli della scuola di Barbiana. Nella famosa raccolta di lettere di don Milani pubblicata dagli Oscar Mondadori, figurano diverse lettere di don Ezio e nella fiction televisiva del 1997, con il priore di Barbiana interpretato da Sergio Castellitto, l’allora parroco di Fabio figurava in molti passaggi.
Ezio Palombo era nato a Barberino di Mugello il 16 giugno 1931. Fu ordinato sacerdote il 19 dicembre 1953 e di lì a poco divenne parroco a La Briglia; dal 1956, del piccolo Borgo di Fabio, sulle prime pendici della Calvana; nel 1987 gli fu affidata anche la vicina parrocchia di Faltugnano. La canonica di Fabio ricalcava, per tanti aspetti, quella di Barbiana: qui i ragazzi venivano accolti, molti vi si trasferivano per trovare riparo dalle difficile vicende familiari, altri si fermavano per il doposcuola. Fondata l’Associazione Don Lorenzo Milani, nei primi anni Novanta, Don Ezio iniziò a supportare e accogliere anche ragazzi stranieri e, più in generale, a insegnare a titolo del tutto gratuito, con i suoi collaboratori, la lingua italiana a chi si era da poco affacciato nel nostro Paese.