Firenze, il mondo dell’opera e il cinema internazionale sono in lutto. È morto il regista Franco Zeffirelli. Aveva 96 anni ed era apparso l’ultima volta in pubblico, in aprile a Roma, al Senato della Repubblica, per ritirare un riconoscimento alla sua lunga carriera.
Franco Zeffirelli, grande fiorentino, è morto nella sua casa di Roma, come h rivelato l’edizione online di La Nazione. Sceneggiatore, attore e regista attaccatissimo alla sua città, Firenze, dove era nato nel 1923, lascia ai fiorentini la fondazione che porta il suo nome, in pieno centro storico, per mettere a disposizione di tutti la sua vastissima produzione artistica.
«Non avrei mai voluto che arrivasse questo giorno. Franco #Zeffirelli se ne è andato questa mattina. Uno dei più grandi uomini della cultura mondiale. Ci uniamo al dolore dei suoi cari. Addio caro Maestro, Firenze non ti dimenticherà mai», scrive il sindaco di Firenze Dario Nardella su Twitter.
All’anagrafe Gian Franco Corsi Zeffirelli, il registo è morto stamani nella sua casa ull’Appia Antica, assistito dai figli adottivi Pippo e Luciano, da un medico e dal parroco della chiesa di San Tarcisio che ha benedetto la salma.
Una settimana fa, secondo fonti della famiglia, aveva ricevuto l’estrema unzione. Franco Zeffirelli «si è spento serenamente dopo una lunga malattia, peggiorata negli ultimi mesi», spiegano i familiari. Il maestro Zeffirelli, dopo i funerali di cui stabilire ancora luogo e data, riposerà nel cimitero monumentale delle Porte Sante di Firenze. La camera ardente sarà invece allestita in Campidoglio a Roma.
«Ho paura di morire. Sono credente e prego molto – aveva dichiarato di recente al Corriere della Sera Franco Zeffirelli – ma quando in giardino mi guardo intorno, dico ai miei figli: pensate, prima o poi non potrò più godere di questa meraviglia, non vedrò più questa bellezza».
Studente all’Accademia di Belle Arti e alla Facoltà di Architettura della sua città, nel 1946 si trasferì a Roma dove esordì come attore di cinema e di teatro, e dove ebbe l’incontro che li cambiò la vita: quello con Luchino Visconti.
Iniziò così una carriera artistica andata avanti per 60 anni circa, che lo ha eletto uno degli uomini di spettacolo più noti al mondo, capace di passare con grande facilità dal cinema al teatro, alla TV, e che nel tempo gli ha valso innumerevoli riconoscimenti e premi, tra cui ben cinque David di Donatello, due Nastri d’argento e ben 14 candidature dei suoi film agli Oscar, tra cui due personali (per “Romeo e Giulietta” nel 1968 quale miglior regista e per “La Traviata” nel 1982 quale migliore scenografia).
Nel 2008 Franco Zeffirelli aveva manifestato la volontà di lasciare alla città di Firenze l’intero suo archivio “raccolto per i miei spettacoli di lirica, di teatro e di cinema nell’arco di sessant’anni”.
A distanza di quasi dieci anni da quella dichiarazione, il 1° ottobre 2017 ha apertoa Firenze il Centro per arti dello spettacolo – Fondazione Franco Zeffirelli onlus, ospitato nel complesso monumentale di San Firenze, già sede del Tribunale.
Presto saranno comunicati luogo e data delle esequie; la tumulazione del feretro avverrà a Firenze, nella cappella di famiglia del Cimitero delle Porte Sante.