«Non sappiamo chi l’abbia realmente rappresentata e io certo non posso esprimermi prima di un riscontro e di una documentazione certa, ma l’opera è bellissima. Suscita suggestioni e straordinarie emozioni. Inserita nel contesto delle iniziative dedicate al cinquecentenario leonardiano, offre una testimonianza e un’occasione unica per Firenze e la Toscana». Così il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ai giornalisti intervenuti alla conferenza che ha svelato, in anteprima, la Earlier Mona Lisa, lo splendido ritratto della giovane Lisa Gherardini diventato oggetto di attenzione a livello internazionale dopo la sua presentazione pubblica nel 2012 ad opera della Mona Lisa Foundation, fondazione svizzera no-profit.
Accanto al presidente della Mona Lisa Foundation, Markus A. Frey, Giani ha svelato il quadro custodito in una teca nella sala delle Feste di palazzo Bastogi, dove resterà fino al 30 luglio, e che sarà protagonista, domani, della première europea cui parteciperanno anche le principesse Natalia e Irina Strozzi, cittadine di Firenze e dirette discendenti di Lisa Gherardini, la Monna Lisa. Colei che, ha ricordato il presidente, «abitava a poche centinaia di metri da qui, in via Sant’Antonino, ed era detta la Gioconda perché moglie del Giocondo, finanziatore di importanti restauri, grande amico di Leonardo».
Sul genio di Vinci, Giani ha ricordato il periodo passato a Firenze, i suoi «momenti più importanti e delicati della carriera» e la sua casa accanto al chiostro della Santissima Annunziata. «Siamo negli ambienti di Leonardo e della Gioconda, in quella che allora era chiamata via Larga e che diventerà via Cavour solo dopo il Rinascimento. In questa strada e in questi dintorni, sicuramente Lisa Gherardini ha passeggiato e poter ammirare dal vivo un quadro che la ritrae, riempie d’orgoglio», ha detto ancora Giani.
A partire da lunedì, la mostra sarà visitabile con ingresso libero fino al 30 luglio e la magia di Leonardo potrà essere apprezzata anche da non vedenti. Grazie al contributo di un team interdisciplinare guidato dal professor Giorgio Verdiani del dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, alla collaborazione dei volontari dell’Unione italiana ciechi e alla comunità cinese dell’associazione Ramunion Italia, sono state create riproduzioni tattili di ‘Earlier Mona Lisa’ e della ‘Monna Lisa’ del Louvre. Il sistema in 3D permetterà di cogliere le principali differenze tra le due opere con singoli dettagli disposti in modo da consentire confronti diretti, per esempio, tra le labbra delle due versioni. L’opportunità di «scambio di conoscenze e di aiuto reciproco» è stata rilevata dal presidente regionale Unione italiana ciechi Antonio Quatraro che ha manifestato la «grandissima emozione di toccare un capolavoro famoso in tutto il mondo».