Il tribunale di Prato ha condattato a 6 anni e 6 mesi di reclusione la donna che nell’estate del 2018 ebbe un figlio da un ragazzo di 15 anni con il quale intratteneva da tempo, secondo l’accusa, una relazione. Condannato anche il marito della donna, riconosciuto colpevole di aver consapevolmente alterato lo stato civile, assumendosi la paternità del bambino. I difensori della coppia hanno annunciato che ricorreranno contro la sentenza di primo grado, pronunciata dal giudice Daniela Migliorati.
I difensori Mattia Alfano e Massimo Nistri, nei giorni scorsi, avevano del resto chiesto l’assoluzione di entrambi gli imputati. I pm Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli, a loro volta, avevano chiesto 7 anni di reclusione per la donna e 2 anni per il marito.
Secondo l’accusa, come detto, la relazione andava avanti da tempo, fin da prima che il ragazzo compisse i 14 anni d’età. Al giovane, la donna impartiva ripetizioni private d’inglese, nell’ambito delle quali sarebbe sorta la relazione fra i due. Dopo la nascita del bambino, la famiglia del 15enne si era rivolta alla procura della Repubblica di Prato, insospettita dall’atteggiamento del figlio e dalle lunghe chat, pare non sempre gradite, con la donna, successive al parto.
La donna, che oggi ha 33 anni, era infatti accusata di atti sessuali su minore e violenza sessuale per induzione su minore.