Al via la fase 2 di Re-Think your jeans, l’originale progetto di economia circolare collaborativa che permetterà a chiunque di smaltire i propri vecchi jeans in un processo di rigenerazione, contribuendo a creare un modello collaborativo circolare, sostenibile e made in Italy.
Avviato come esperimento pilota nel febbraio 2019 in 5 negozi, da oggi Re-Think Your Jeans coinvolgerà 107 punti vendita NaturaSì su tutto il territorio nazionale. Il progetto collaborativo vuole sensibilizzare e proporre una soluzione concreta per smaltire i vecchi vestiti che non utilizziamo più, in modo che diventino una nuova risorsa rigenerata della quale sarà possibile tracciare la provenienza.
Come funziona – Grazie all’iniziativa sarà possibile lasciare negli appositi box posizionati all’interno dei negozi i vecchi jeans almeno 95% cotone, ricevendo in cambio un buono sconto di 10 € per l’acquisto di un capo Rifò sul sito www.rifo-lab.com e nel loro negozio di Prato.
Gli attori – Con Re-Think Your Jeans quattro diverse realtà si sono unite per creare un modello sostenibile di produzione: NaturaSì, la più importante rete di negozi biologici in Italia; Recooper, un progetto di economia circolare fatto da cooperative sociali che si occupano di raccolta e recupero di abiti usati; Pinori Filati, azienda pratese leader nella produzione di filati fantasia e rigenerati; e Rifò, brand di moda sostenibile che produce capi fatti con materiali rigenerati.
«Durante la prima fase abbiamo ricevuto centinaia di richieste per l’espansione del servizio in tutta Italia. – spiega Niccolò Cipriani, fondatore di Rifò – La pandemia poi, con tutta l’attenzione al decluttering, ha creato ancora più sensibilità intorno a questo tema, confermando la giusta direzione del progetto».
«Siamo felici di poter soddisfare le richieste dei nostri clienti, estendendo Re-Think Your Jeans a 107 negozi NaturaSì in tutta Italia – spiega Nicola Dal Forno, rappresentate del progetto per NaturaSì – Se la risposta sarà positiva come durante il progetto pilota, l’idea è di allargare ulteriormente il progetto nei prossimi mesi».
«Per noi di Recooper è importante lavorare insieme, crediamo davvero che la passione che ci muove nel realizzare queste iniziative, sia il vero valore aggiunto – spiega Davide Gaglioti della cooperativa sociale La Fraternità di Bologna, capofila del progetto Recooper – Ci piace offrire la possibilità alle persone, di partecipare attivamente al progetto, sentendosi protagonisti».
Cosa succede ai vecchi jeans raccolti – Grazie a Re-Think your jeans si potrà dare nuova vita a capi che altrimenti finirebbero nei rifiuti generici, promuovendo così un’economia e uno stile di vita più sostenibili. Una volta raccolti nei negozi NaturaSì che aderiscono a Re-Think your jeans, i vecchi vestiti in cotone denim verranno inseriti nel processo di rigenerazione. Saranno selezionati da parte di Recooper per poi essere lavorati e ridotti allo stato di fibra all’interno del distretto tessile pratese. In seguito questo materiale verrà trasformato da Pinori Filati, nel suo iconico filato denim, con il quale saranno prodotti capi sostenibili. Con parte del tessuto rigenerato ad esempio sarà realizzato e lanciato in autunno un capo di abbigliamento Rifò in collaborazione con il brand OSO – vestire etico e inclusivo, una nuova linea di abbigliamento green, ecosostenibile ed etica dai giovani per i giovani e confezionata dalla rete di sartorie sociali che aderiscono al progetto.
Oltre a dare un servizio alle persone, l’obiettivo di Re-Think Your Jeans è infatti quello di creare un modello di produzione circolare, una filiera di approvvigionamento di materia prima rigenerata tracciabile e proveniente dall’Italia.