In commissione Sviluppo economico, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd,) ascoltata l’assessora: “Ai 55 milioni assegnati dal Pnrr per i comuni sotto i 5mila abitanti, ne abbiamo aggiunti 20 per i comuni sopra i 5mila abitanti”; Bugetti: “Il passo più difficile è quello sull’educazione alla transizione ecologica”
Puntare su più fonti energetiche, prevalentemente sulla geotermia, implementare eolico e fotovoltaico per arrivare ad uno sviluppo sostenibile e sulle comunità energetiche. Questi alcuni aspetti ribaditi più volte dall’assessora regionale Monia Monni, competente in transizione ecologica ed economia circolare, ascoltata ieri pomeriggio in commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd) per fare il punto sul piano regionale di sviluppo.
L’assessora ha ricordato che la sfida dell’azione regionale è quella di contenere la crescita della temperatura del grado e mezzo per evitare “il punto del non ritorno” del verificarsi cioè di danni irreversibili per l’ambiente”. “La nostra azione – ha detto – deve essere volta a favorire la riconversione ambientale, la transizione energetica, la bonifica e la gestione sicura dei territori per accelerare la corsa verso un bilancio emissivo pari a zero, mettendo in atto azioni immediate per ridurre le emissioni e per superare il modello dell’economia lineare del produrre e consumare e mettendo in atto un piano verde per rendere migliore l’aria che respiriamo e aumentando le capacità di resilienza e di adattamento dei nostri territori”.
Tra le misure ricordate da Monni ci sono quelle che riguardano le “azioni per l’efficienza degli edifici e la riduzione dei consumi energetici “, “interventi di ristrutturazione edilizia del patrimonio pubblico”, “il potenziamento dell’energia geotermica”, “la creazione di filiere produttive incentrate sui rifiuti che realmente devono diventare una risorsa”. “Stiamo lavorando – continua – ai tavoli dell’economia circolare con i settori produttivi“ e “per la creazione di una filiera dell’idrogeno verde” e “dobbiamo lavorare anche ai temi degli adattamenti per i fenomeni di desertificazione con crisi idriche”. “Tutto questo sta nel piano della transizione ecologica che prova a camminare su due gambe, quello della lotta ai cambiamenti climatici da un lato e quello della resilienza dall’altra”.
L’assessora ha ricordato i “55 milioni assegnati dal Pnrr per le comunità energetiche per i comuni sotto i 5mila abitanti” ai quali “abbiamo aggiunto 20milioni delle programmazione dei fondi europei per rivolgersi anche ai comuni sopra i 5mila abitanti”. Monni ha precisato che quei fondi avevano “due vincoli indigeribili erano la potenza massima di un megawatt installabile e il fatto che fossero risorse a prestito”. “Il Governo – continua – si è convinto e questi soldi saranno a fondo perduto, anche i 55 milioni e viene rimosso il limite del megawatt, questo vuol dire che nelle comunità energetiche ci potrà stare anche il mondo dell’impresa”.
Monni ha ribadito che “le risorse vanno nella direzione di promuovere uno sviluppo sostenibile”. “Ci sono 15 obiettivi strategici di legislatura, uno è quello della decarbonizzazione dell’economia e della promozione dell’economia circolare” e “4 strategie di cui una è quella per la transizione verde”. “Sul progetto regionale che riguarda la neutralità carbonica e la transizione ecologica” Monni ha ricordato che la situazione rispecchia un Paese che sta cercando la propria autosufficienza energetica, che può trovare solo attraverso le energie rinnovabili, di un Paese che non avendo materie prime, deve contare sulla capacità rigenerativa delle risorse naturali. L’azione regionale sarà, quindi quella di puntare su più fonti energetiche, prevalentemente sulla geotermia e di implementare “l’eolico e il fotovoltaico ricercando un punto di equilibrio che passa dalla qualità e dalla consapevolezza culturale che la conservazione del paesaggio passa attraverso la lotta al cambiamento climatico”. L’obiettivo, secondo l’assessora sarà quello di “sostenere questo mix energetico” e “diffondere la produzione di energia, unendo tenuta della transizione ecologica con quella sociale”. Monni ha, infine, ricordato “annualmente con i consorzi di bonifica facciamo 100milioni di euro di manutenzione all’anno”.
Elena Meini (Lega) ha espresso apprezzamento per l’iter del lavoro che sta andando avanti per le comunità energetiche e ha chiesto informazioni sugli invasi e sulle proroghe alle concessioni per la geotermia. Monni ha risposto che si sta “lavorando ad una legge semplificazione per riattivare gli invasi privati ad uso irriguo” e che “per quelli misti e ad uso idropotabile stiamo valutando con i consorzi i costi benefici di varie possibilità per realizzarne di nuovi o ampliarne alcuni” e “sulle concessioni c’è dialogo in corso”.
“E’ importante – ha chiuso la presidente Bugetti – iniziare a fare quel passaggio culturale sull’ambiente a partire dalle scuole e poi con le imprese e con i cittadini. Credo il passo più difficile da compiere sia quello sull’educazione alla transizione ecologica”.