L’atto illustrato in Aula dal presidente della Commissione per le politiche europee Francesco Gazzetti (Pd) passa all’unanimità. Espressa soddisfazione per la nomina di Eugenio Giani come vicepresidente della Conferenza delle regioni periferiche marittime
Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato questa mattina all’unanimità (30 voti su 30) la proposta di risoluzione sull’esito della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime (Crpm) e sul ruolo della Toscana e delle Regioni per uno sviluppo equilibrato del territorio europeo. L’atto d’indirizzo, d’iniziativa della commissione Politiche europee e relazioni internazionali, raccoglie e rilegge in chiave toscana gli spunti emersi nella 50esima Assemblea generale della Crpm, che si è tenuta nell’isola di Creta il 27 e 28 ottobre, dove si è discusso dell’uso dei fondi comunitari per le politiche di coesione e per gli investimenti strutturali e del ruolo dei territori nei processi di programmazione e di gestione delle risorse, nel quadro del contesto internazionale attuale e delle sue criticità. Nell’occasione il presidente della Toscana, Eugenio Giani, è stato rieletto come vice presidente della Conferenza con delega proprio alle politiche di coesione.
“La CRPM riunisce più di 150 regioni e 24 stati dell’Unione europea e rappresenta 200milioni di persone – ha ricordato in Aula il presidente della commissione Politiche europee e relazioni internazionali Francesco Gazzetti (Pd) – Il testo della risoluzione è frutto di uno sforzo congiunto per raccogliere gli stimoli emersi nel corso dell’Assemblea della Crpm e portarli all’interno della riflessione della commissione e del Consiglio regionale”. Tra i punti cardine della risoluzione, Gazzetti ha sottolineato l’impegno che “qualora dovesse aprirsi il cammino per la riforma della Convenzione dei Trattati, ci dovrà essere un protagonismo e un ruolo dei territori e delle regioni europee”. “Ringrazio per i preziosi contributi tutti i componenti, perché questo è un testo che esce migliorato rispetto alla proposta iniziale, grazie alle proposte di emendamento e di riflessione”.
“L’Unione europea sta attraversando una fase epocale della sua storia in cui si deciderà il suo futuro politico e economico – ha affermato Gabriele Veneri (FdI) – Come tutti i periodi di grandi cambiamenti, se sapremo coglierli, ci saranno possibilità di sviluppo per la Toscana e per le altre regioni italiane. A breve entrerà in vigore il nuovo settennato dei fondi europei per il 2021-2017 e ci si sta avviando verso una fase di profonda revisione di molti trattati europei alla base del nostro ordinamento su materie molto importanti. Fondamentale per la nostra regione avere un interlocutore privilegiato ai tavoli dove saranno discussi questi dossier, salutiamo quindi con soddisfazione la nomina della Regione Toscana come vice presidente della Crpm. Ringrazio Gazzetti e i colleghi per aver accolto gli emendamenti del nostro gruppo al fine di arrivare a un documento condiviso e votato da tutti”.
Il testo impegna la Giunta regionale “a ribadire la necessità che le politiche dell’Ue – compresa l’attuazione della programmazione comunitaria 2021-2027 – vengano elaborate con una dimensione sempre più attenta alle specificità territoriali, prendendo in maggior considerazione la diversità economica, sociale e geografica dei territori dell’Ue nella definizione delle singole azioni di intervento e sostegno” e, “nell’eventualità che venga avviato un percorso volto a modificare i trattati Ue, che si lavori per valorizzare il ruolo delle autorità regionali e locali”. La Giunta è chiamata anche ad attivarsi “rispetto all’attuale fase sociale ed economica, affinché venga varato quanto prima un fondo comune per alleviare l’impatto della crisi energetica sulle imprese e sui consumatori, in aggiunta al primo quadro di interventi già promossi da Bruxelles e del governo italiano, facendo attenzione che tali misure non vadano, da un lato, ad incentivare azioni speculative e di cartello, dall’altro ad incidere sul principio di addizionalità che caratterizza le risorse provenienti dai fondi strutturali e dalle politiche di coesione”.
La proposta di risoluzione esprime anche “apprezzamento per la rielezione del presidente della Regione Toscana, quale vicepresidente della Conferenza delle Regioni periferiche marittime, con delega alla politica di coesione”.
Nel testo della proposta di risoluzione sono condivisi i punti salienti della Dichiarazione finale adottata all’unanimità dalla Crpm: le autorità regionali e locali dovranno svolgere un ruolo importante nel lavoro preparatorio e per l’organizzazione di una Convenzione per la modifica dei trattati Ue; si dovrà definire con chiarezza il principio di “non danneggiare la coesione” nei Trattati Ue; si dovranno trattare contemporaneamente le problematiche di sicurezza energetica, povertà energetica e crisi climatica, sostenendo una transizione energetica verde, sostenibile, territorialmente equilibrata e socialmente equa; si dovrà mantenere la solidarietà al centro del progetto europeo e inserire la “coesione climatica” come un importante obiettivo aggiuntivo, in modo da non dimenticare nessuna regione dell’UE a causa della sua vulnerabilità al cambiamento climatico; si dovrà prevedere un’unica politica di investimenti dopo il 2027, disciplinata da un quadro giuridico e strategico comune e imperniata sulla politica di coesione. Si dovranno garantire gli strumenti opportuni e la flessibilità per dialogare con le regioni non UE, soprattutto per i finanziamenti a gestione concorrente, per mettere a profitto tutto il potenziale delle regioni periferiche marittime.