Giacinto Facchetti alza l'unica coppa vinta dall'Italia agli Europei di calcio

Europei di calcio fra storia e curiosità

Oggi alla sedicesima edizione che era stata prevista per il 2020 e poi rinviata a quest’anno a causa della pandemia, e già questo è un caso storico e unico, gli Europei di calcio, organizzati dalla Uefa dal 1960, hanno ormai una lunga storia piena di curiosità, dalla vittoria dell’Italia nel 1968, in un’edizione assai equilibrata, decisa dal lancio di una monetina nella semifinale con l’Urss e dalla ripetizione della finale, finita in parità, con la Jugoslavia. Unico e sofferto successo azzurro.

Il campionato europeo di calcio nacque nel 1960. Fu organizzato dalla UEFA, la quale scelse, in base alle squadre qualificate, di disputare tale torneo in Francia.

Nell’edizione del 1960 presero parte alla fase finale solo quattro squadre, e così fu fino al 1976. Dal 1980, la UEFA sceglie una nazione ospitante qualificata di diritto, e il torneo si estende prima a 8 squadre, poi dal 1996 a 16, e dal 2016 a 24. Nelle qualificazioni, le 53 squadre nazionali affiliate alla UEFA si sfidano in un lungo torneo a gironi che si tiene nei due anni precedenti alla fase finale.

Nessuna nazionale ha partecipato a tutte le edizioni del campionato europeo; quella con più partecipazioni è la Germania, che ha partecipato a tredici edizioni su sedici complessive, e che dal 1972 si è sempre qualificata alla fase finale. Altro primato che vanta la Germania, condiviso con la Spagna, è quello del numero di trionfi: tre. Il trofeo è stato vinto, finora, da dieci nazionali: tre volte da Germania e Spagna, due volte dalla Francia e una volta da Unione Sovietica, Italia, Cecoslovacchia, Paesi Bassi, Danimarca, Grecia e Portogallo. La Spagna è stata l’unica nazionale a vincere la competizione per due volte consecutive, nel 2008 e nel 2012. Quattro squadre hanno vinto il campionato europeo alla prima partecipazione alla fase finale: l’Unione Sovietica nel 1960, la Spagna nel 1964, l’Italia nel 1968 e la Germania Ovest nel 1972.

Nella ormai lunga storia degli europei di calcio si sono verificati vari eventi curiosi e ricordati ancora oggi. Alcune delle più particolari qui di seguito.

  • Nel 1960 durante la primissima edizione, l’URSS vinse la finale contro la Spagna perchè il dittatore spagnolo Franco ordinò, per motivi politici, ai dirigenti sportivi spagnoli di non presentarsi alla gara, rendendo così automatica la vittoria sovietica.
  • Nel 1968 l’Italia potè accedere alla finale (che vinse) contro la Jugoslavia battendo l’URSS alla semifinale grazie a un lancio di moneta eseguito per decidere uno scontro che era finito in parità con 0-0, in quell’occasione il capitano della nazionale italiana Giacinto Facchetti scelse testa e la vittoria fu così assegnata all’Italia per pura fortuna.
  • Il capocannoniere degli europei di calcio, ossia colui che ha segnato più gol nel corso della stessa edizione, rimane ancora oggi Michele Platinì grazie all’exploit che fece nel 1984, segnando 9 gol in sole 5 partite
  • Il primo “cucchiaio” ossia quel tipo di rigore battuto con un tocco smorzato e centrale al termine di una rincorsa veemente, tale da ingannare il portiere avversario e indurlo a tuffarsi su un lato della porta, è stato eseguito non da Totti agli europei del 2000, come molti ricordano, ma da Antonin Panenka alla finale tra Cecoslovacchia e Germania Ovest nel 1976, azione che diede alla Cecoslovacchia la coppa degli europei per la prima volta.

Bibliografia e fonti varie

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