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Eventi: Medioevo nel Borgo, dove il passato ritorna presente

Appuntamento a Roccatederighi il secondo fine settimana di agosto, per toccare con mano il XIV secolo. Presentata a palazzo del Pegaso la storica manifestazione, insieme al Palio dei ciuchi 

di Paola Scuffi, 25 luglio 2023

Firenze – Per fare un salto nel 1300 non resta che aspettare il secondo fine settimana di agosto, per una tre giorni nel castello di Roccatederighi, nel comune di Roccastrada, dove vivere appieno “Medioevo nel Borgo”. Un evento, ideato e organizzato per la prima volta nel 1992, quasi per gioco, ma che anno dopo anno è riuscito letteralmente ad esplodere, riportando indietro le lancette del tempo fino al 1300, in un mix vincente tra storia, leggende, giochi e gastronomia.

La manifestazione è stata presentata in conferenza stampa a palazzo del Pegaso, dove il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha parlato dell’ennesimo esempio di come “la Toscana sia una terra in cui ilpassato – cultura, storia, tradizioni – possa essere un momento per conoscere ericonoscersi, uno spazio identitario fondamentale, ma anche una opportunità di sviluppo per il futuro”.

“Medioevo a Roccatederighi è una delle tantissime manifestazioni che sono nate nei nostri borghi, nei nostri comuni, grazie alla presenza di persone che amano il proprio paese e hanno voglia di valorizzarlo e di farlo conoscere – ha continuato il presidente – Come in tanti altri comuni anche Roccastrada dimostra che il senso di comunità, la passione per la tradizione millenaria dei nostri inimitabili borghi, unita allo spirito di volontariato siano ingredienti fondamentali per realizzare eventi che negli anni sono capaci di diventare degli appuntamenti imperdibili e importanti per il tessuto economico, come dimostrano le immagini che passano dietro di noi”, ha concluso Mazzeo.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Donatella Spadi Leonardo Marras, rispettivamente consigliera regionale e assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana.

“Tradizione e comunità: sono queste le carte vincenti di Medioevo nel borgo, che da oltre 30 anni anima l’estate di Roccatederighi – ha commentato la consigliera Spadi -. Una manifestazione che fa vivere ai partecipanti la vita del tempo che fu, dando la possibilità di assaporare il passato nella sua essenza più profonda, riportando in auge usi e costumi del 1300. Ma il successo di Medioevo nel borgo non si potrebbe spiegare senza considerare l’impegno delle cittadine e dei cittadini di Roccatederighi. Tutte e tutti insieme per un fine comune che sentono proprio. Quando la vita di una comunità è condivisa, la riuscita è assicurata”.

“Medioevo nel borgo è una manifestazione che conosco molto bene – ha sottolineato Marras – che ho visto crescere e che merita, per l’impegno di una comunità intera, il successo che di anno in anno riscuote sempre di più. Inoltre, per il territorio dell’ambito turistico Maremma Toscana nord è uno dei principali attrattori culturali, poiché arricchisce il calendario estivo offrendo ai visitatori anche una proposta distante dalla costa, in un’area interna, con un evento originale e adatto a pubblici variegati. La Toscana, sia per chi la vive che per chi la visita, è anche storia, tradizione, eventi: iniziative come quella di Roccatederighi, più grandi e più piccole, hanno il grande valore di tenere insieme questi tre fondamentali elementi”.

Ad entrare ancor più nel vivo di “Medioevo nel borgo” sono stati Francesco Limatola, sindaco di Roccastrada e presidente della Provincia di Grosseto e Giulio Galdi, presidente della pro loco di Roccatederighi.

“L’amore per il luogo in cui si vive si dimostra in molti modi: a Roccatederighi, da sempre, questo si unisce all’onore per il proprio paese, in un concetto di bellezza che compendia l’estetica del paesaggio a quella delle persone; Medioevo nel borgo ha questo segreto nel suo successo – ha affermato Limatola – I rocchigiani, che operano nella straordinaria Proloco, lo organizzano con piacere, con la gioia di chi alimenta l’orgoglio per come e dove vive anche attraverso gli apprezzamenti dei ‘forestieri’; in questo scambio virtuoso è cresciuta la notorietà nel mondo e l’affetto fatto di condivisione”. “Il Comune di Roccastrada crede nella straordinaria forza delle comunità che rendono ricco il suo territorio – ha concluso il sindaco – Roccatederighi e i rocchigiani sono esempio importante con Medioevo nel Borgo, il Palio delle contrade e ogni giorno con la capacità di affrontare la vita con condivisione”.

“Medioevo nel Borgo è una delle feste più partecipate che si svolgono in Toscana – ha spiegato Galdi – sono oltre 10 mila i visitatori che varcano la porta del cassero per assistere agli spettacoli (con il fuoco e con le corde, con le spade o semplicemente con il proprio corpo) di artisti-girovaghi provenienti da ogni parte d’Italia. Poi c’è il mercato: oltre 70 bancarelle con prodotti e manufatti d’epoca; infine le taverne, dove per tre sere si possono degustare le ricette della tradizione”. A Roccatederighi, dove il passato ritorna presente, la Pro loco investe con convinzione nella manifestazione e l’intero paese è coinvolto negli allestimenti per settimane, con tutti i paesani, ovviamente, rigorosamente in costumi d’epoca. Il periodo storico cui si fa riferimento nella tre giorni rievocativa è la cosiddetta Età di Mezzo, e come sottolineato dal presidente della Proloco: “Le ricostruzioni storiche dei mestieri, dei combattimenti, dei tribunali, hanno una rigorosa criticità filologica nei materiali usati, nei prodotti finiti, nelle nozioni storiche. Così la gastronomia. Lo scopo è quello di fungere da macchina del tempo facendo toccare con mano il XIV secolo”.

In tale contesto si inserisce anche il Palio dei ciuchi, una tradizione popolare di forte identità per la comunità di Roccatederighi, che si svolge ininterrottamente dal 1927, con l’unico vulnus rappresentato dal secondo conflitto mondiale. Il Palio, come sottolineato, non solo rappresenta un valore di unità per tutto l’anno, ma sa anche essere punto di riferimento per ogni generazione. Da qui il lavoro per migliorare l’organizzazione, dai contenuti al cosiddetto ‘contorno’, a partire dalla sfilata dei monturati in costumi medievali, composta da oltre 100 figuranti. Per andare al cuore di questa manifestazione, basti citare l’articolo 1 del nuovo Regolamento: “Il Palio storico delle contrade è la festa popolare di Roccatederighi. Il paese celebra così la sua storia millenaria riproponendo, in un clima di giocosa fratellanza, la leale contrapposizione tra le contrade del paese. Al Palio e alla vita delle contrade possono partecipare tutti i cittadini del mondo – senza discriminazione alcuna di sesso, credo politico, fede religiosa e condizione sociale –a condizione che condividano lo spirito della festa e rispettino le disposizioni contenute in questo regolamento. Il ciuco è il protagonista. Indispensabile, un tempo, alla vita dei rocchigiani, è eletto dalla festa del palio a simbolo di laboriosità, intelligenza e mitezza e di un passato ricco di valori da preservare”.

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