È morto all’età di 85 anni padre Cirillo Gheza. Per dodici anni, dal 1990 al 2002, è stato parroco di Sant’Agostino nel centro di Prato, chiesa retta dalla Congregazione del Santissimo Sacramento, meglio conosciuti come padri Sacramentini. Da tempo, a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, viveva a Ponteranica in provincia di Bergamo, dove la Congregazione ha una comunità per i religiosi anziani e bisognosi di cure.
Come altre realtà della zona anche l’istituto dei Sacramentini ha dovuto fare i conti con l’emergenza sanitaria legata al coronavirus. Nelle ultime settimane, oltre a padre Cirillo, venuto a mancare il 18 marzo, sono purtroppo deceduti altri tre confratelli.
Di questi ultimi uno era risultato positivo al Covid-19.
L’ex parroco di Sant’Agostino non era stato sottoposto al test e quindi non sappiamo se al decesso ha concorso anche l’infezione da coronavirus. Certamente il religioso era molto malato e da tempo non celebrava più messa. L’ultima volta era tornato a Prato nel 2014 quando i padri Sacramentini festeggiarono i cinquant’anni di presenza in Sant’Agostino.
Padre Cirillo conservava molte amicizie pratesi ed era molto stimato e apprezzato per la sua bontà e umanità. I suoi confratelli lo ricordano come una persona estremamente disponibile, semplice e capace di instaurare relazioni umane profonde. Era nato nel 1934 a Sacca in Val Camonica e da giovane entrò nel Seminario dei Sacramentini. Dopo il periodo pratese è stato parroco a Milano e ha vissuto all’eremo di Lecceto. Sarà sepolto nel suo paese natale.