7. heine avdal yukiko shinozaki fieldworks in gaps & patches ph. giampaolo becherini

FABBRICA EUROPA | Autunno Fiorentino – HEINE AVDAL-YUKIKO SHINOZAKI “in gaps & patches” – 16>18 novembre

È un progetto di ricerca sulla relazione tra corpo, ambiente e spazio pubblico quello diretto da HEINE AVDAL e YUKIKO SHINOZAKI del collettivo internazionale Fieldworks e ideato in site specific appositamente per Firenze.

in gaps & patches si è sviluppato attraverso una residenza di 11 giorni che ha coinvolto i performer Carolina Amoretti, Luisa Cortesi, Valerio Palladino, Stefano Questorio, Oleg Soulimenko, lo scrittore Jesse Poe, l’artista Olga Pavlenko, la videomaker Rebecca Lena e il fotografo Giampaolo Becherini.

L’indagine si è concentrata sull’esplorazione del Parco delle Cascine e delle sue specificità – paesaggistiche, urbane, sociali e comunitarie – per creare un’interazione e un dialogo in progress con l’ambiente e per offrire uno sguardo diverso sul Parco e una visione inedita dello spazio attraverso la lente del tempo. Ogni giorno sono state sperimentate forme diverse di relazione tra corpo e spazio, tra corpo e ambiente, tra corpo e tempo, per dare vita a una sorta di mappatura multi-disciplinare e multi-sensoriale dei luoghi attraversati, capace di svelare un mondo nascosto intorno a noi.

Nei giorni 16, 17 e 18 novembre al PARC – a ingresso gratuito e in un arco di tempo espanso che consente la fruizione libera (dalle ore 16 alle ore 21) – il progetto di ricerca verrà condiviso con il pubblico attraverso i materiali di creazione e di documentazione prodotti durante il percorso di indagine e innescati dalla interconnessione dei differenti approcci, sguardi, visioni e linguaggi espressivi.

Infine, in ciascuno dei 3 giorni di restituzione del processo, sarà presentata una azione performativa (ore 16 e ore 19) che darà esito e riverbero al dialogo maturato con l’ambiente, il paesaggio, i corpi, le identità.

HEINE AVDAL e YUKIKO SHINOZAKI / FIELDWORKS

in gaps & patches

progetto ideato e diretto da: Heine Avdal e Yukiko Shinozaki
creazione e performance: Carolina Amoretti, Luisa Cortesi, Valerio Palladino, Stefano Questorio (Italia), Oleg Soulimenko (Russia/Austria), Yukiko Shinozaki (Giappone), Heine Avdal (Norvegia)
documentazione: Jesse Poe, scrittore (Stati Uniti/Italia), Olga Pavlenko, artista/illustratrice (Ucraina/Italia), Rebecca Lena, videomaker (Italia), Giampaolo Becherini, fotografo (Italia)
light designer: Roberto Cafaggini
prodotto da Avdal Produksjoner, fieldworks vzw
coprodotto da Fondazione Fabbrica Europa, PARC Performing Arts Research Centre, PACT Zollverein, Black Box Teater, RIMI/IMIR Scenekunst (RISK)
con il supporto di Norsk Kulturråd, Vlaamse Overheid

A gap can be a movementA gap can be a thoughtA gesture can mean many things

Il nostro corpo come si relaziona – o si differenzia – con l’ambiente che lo circonda, con altri corpi e con altri elementi?

E questo cosa implica, in un tempo come quello attuale che ci disorienta e ci costringe a mettere costantemente in discussione la nostra posizione dentro e in relazione al mondo?
Come possiamo pensare-con, vivere-con ed essere-con il nostro ambiente?

Nel progetto in gaps & patches Heine Avdal & Yukiko Shinozaki / fieldworks uniscono improvvisazione e astrazione in una ricerca sul corpo nello spazio pubblico, attraverso un dialogo in progress e una ricerca di interazione con l’ambiente. Utilizzando i loro corpi, insieme a tessuti, fili, corde e altri materiali, i due artisti creano delle strutture che enfatizzano aspetti specifici del paesaggio, suggerendo letture diverse della relazione del corpo con il tempo, lo spazio e l’ambiente.

A Firenze, dal 7 al 18 novembre, Avdal e Shinozaki esploreranno il Parco delle Cascine insieme a cinque performer – Carolina Amoretti, Luisa Cortesi, Valerio Palladino, Stefano Questorio, Oleg Soulimenko – allo scrittore Jesse Poe e all’artista Olga Pavlenko. Il gruppo sarà accompagnato anche dalla videomaker Rebecca Lena e dal fotografo Giampaolo Becherini che seguiranno l’intero processo di ricerca.

Ogni giorno verranno sperimentate forme diverse di relazione tra corpo e spazio, tra corpo e ambiente, tra corpo e tempo, dando vita a una sorta di mappatura multi-disciplinare e multi-sensoriale dei luoghi attraversati, capace di svelare un mondo nascosto intorno a noi.

Questa stratigrafia di materiali (foto, video, scritti, illustrazioni) e le azioni performative esito del percorso di ricerca vengono presentati nei giorni 16, 17 e 18 novembre al PARC nell’idea di condividere con il pubblico uno sguardo diverso e una lettura inedita dello spazio e dell’ambiente che ci circonda.

I Performer:

Heine Avdal è un artista norvegese attivo nel campo della danza contemporanea, della performance, del video e delle arti visive. Dopo aver studiato all’Oslo National College of the Arts e al PARTS 1995, ha lavorato come performer per diverse compagnie. Ha collaborato con Mette Edvardsen, Liv Hanne Haugen e Lawrence Malstaf all’installazione performativa Sauna in Exile e ha coreografato “horizontal plane per la Norwegian National Contemporary Dance Company Carte Blanche. Dal 2000, Avdal ha creato e prodotto numerosi progetti performativi, spesso in collaborazione con Yukiko Shinozaki. Nelle creazioni più recenti, la sua ricerca si è focalizzata su come le consuetudini e le convenzioni influenzino il modo in cui sperimentiamo e ci muoviamo negli spazi pubblici e privati.
Yukiko Shinozaki dopo una formazione in danza classica a Tokyo, si è trasferita negli Stati Uniti per studiare danza contemporanea e psicologia. Ha danzato con Yasemeen Godder, Raimund Hoghe, Meg Stuart e molti altri. Nel 199 si è spostata a Bruxelles dove ha creato Breaking through the roof of its house e Inner Horizon insieme all’artista visiva francese Christelle Fillod, e hibi con il coreografo Un Yamada. Da molti anni collabora stabilmente con Heine Avdal. Il suo lavoro si incentra sulle complessità interne e sulle contraddizioni del corpo. Nel suo vocabolario gestuale il processo di trasformazione assume un ruolo centrale: attraverso sottili variazioni e rielaborazioni, le azioni più familiari si modificano lentamente dando vita a paesaggi insoliti.
Oleg Soulimenko è un artista e coreografo russo che vive e lavora tra Vienna e Mosca. Laureato in ingegneria, si è dedicato alle arti performative, studiando danza, recitazione e improvvisazione in diversi teatri di Mosca. Ha approfondito lo studio del Butoh in Giappone, e ha seguito corsi di Release Technique, Contact Improvisation e Body Mind Centering. Nel 1991 ha fondato il Saira Blanche Theatre, sviluppando una forma sofisticata e provocatoria di improvvisazione nella danza. Le sue ultime creazioni sono state presentate in Europa, Stati Uniti, Canada in contesti come il Tanzquartier Wien, lo Steirischer Herbst di Graz, il Cankarev Dom di Ljubljana, il Kunstverein di Hannover, Performa 07 a New York, Tangente a Montreal.
Carolina Amoretti, danzatrice contemporanea, ha studiato all’École Supérieure de Dance di Cannes e in seguito è entrata al Rudra Béjart. Dal 2007 danza con la compagnia TPO con cui si esibita in teatri e festival internazionali. Ha preso parte a produzioni de La Fura dels Baus, di Effetto Parallelo, della compagnia Krypton. Ha inoltre collaborato con Cantiere Ikrea e Company Blu. Ha partecipato all’I.P.L. International Performers Lab. con Khosro Adibi e, nell’ambito della Biennale College di Virgilio Sieni, ha lavorato con Emanuel Gat. È stata anche tra gli interpreti di Re-Mark del coreografo Sang Jijia. Dal l 2012 fa parte del collettivo di performer Attivisti della Danza. Individualmente ha creato il solo Blindness e nel 2013, con Umberto Foddis, Spettacolo di Danza. Dal 2014 lavora con BARRAGE Entertainment e nel 2015 ha fondato il collettivo FIKA Contemporanea danza. Dal 2016 lavora con Gruppo Nanou. Dal 2021 danza in Panimundu di Pietro Pireddu.
Luisa Cortesi ha studiato danza contemporanea in Italia, Europa e Stati Uniti. Nel 1999 inaugura un percorso di sperimentazione in ambito performativo che alterna progetti personali a collaborazioni con artisti di varie discipline. Dal 2000 al 2003 partecipa a diverse produzioni della Compagnia Virgilio Sieni. Nello stesso periodo si rafforza il sodalizio con l’artista visivo Massimo Barzagli, con la realizzazione di performance, spettacoli e video presentati in centri d’arte contemporanea, teatri e festival italiani e internazionali. Nel 2014 crea Mousing per la KNCDC di Seoul con la danzatrice coreana Cha Jin-Yeob. In collaborazione con il musicista e compositore Gianluca Petrella realizza LIQUIDO (2016). Dal 2015 al 2021 collabora con l’associazione Culter creando performance site specific in luoghi storici di Firenze. Tra i suoi lavori, Natura morta con Figura (2005), Soliloquio (2006), Rigido (2006), Il braccio nella manica (2007), Vivido, Trillo, Brillo (2008/2009), Animato (2010), La Trappola, L’appuntamento (2014), On the other hand (2015), Studio sul Tempo (2017).
Valerio Palladino ha studiato alla Scuola del Balletto di Toscana di Firenze. Ha danzato in Pulcinella e Antitesi di Arianna Benedetti, in Olimpia 582 di Davide Valrosso e in Manufactum di Roberto Doveri. Con il Nuovo Balletto di Toscana ha preso parte a Die Fledermaus, diretto da Karl Alfred Schreiner e andato in scena al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Cenerentola, coreografia di Jiri Bubeniceck, e Bayadère – Il Regno delle Ombre, coreografia di Michele Di Stefano. È stato tra gli interpreti del progetto Caruso – Museo dell’Altrove, ideato e diretto da Francesca Foscarini e Cosimo Lopalco e presentato nell’ambito di Fabbrica Europa a Villa Caruso di Lastra a Signa, e di Greta on the beach, sempre a firma Foscarini e Lopalco.
Stefano Questorio, laureato in Storia della danza all’Università di Bologna, è interprete e autore di danza e teatro. Ha lavorato con compagnie italiane e internazionali tra cui Wim Vandekeybus, Studio Azzurro, Societas Raffaello Sanzio, Company Blu. Dal 2001 collabora con ALDES di Roberto Castello, partecipando come interprete e coautore alla decalogia Il Migliore dei Mondi Possibili (premio Ubu 2003) e a numerose creazioni tra cui In Girum Imus Nocte et Consumimur Igni (2015). Come autore ha firmato alcuni lavori, tra cui Specie di Spazi con Valentina Buldrini (2006), Le Cose (2008) e Album (2016). Con Spartaco Cortesi ha avviato nel 2013 il progetto su D. Jarman The Angelic Conversation e il progetto musicale Play it again S. Nel 2010 ha collaborato alle coreografie per la trasmissione Rai Vieni Via con Me e nel 2013 ha partecipato alle video installazioni The Towers e Dance of Death di Peter Greenaway. Tra il 2014 e il 2017 è stato in tour con Go Down Moses di Romeo Castellucci e con Pop Up Garden della compagnia TPO. Nel 2019 ha creato LILA, A symphomy about life and death, vincitore del bando “Della morte e del morire” dell’associazione Lo Scompiglio.
  • accesso libero
Please follow and like us: