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Farmaci, la Toscana risparmia più di 2 milioni

L’Ente di supporto tecnico amministrativo regionale, Estar, ha effettuato una gara per due farmaci biologici. Sono l’Adalimumab e l’Infliximab, farmaci di riferimento per molte terapie in ambito reumatologico, dermatologico e gastrointestinale. La gara è stata progettata in un quadro generale nel quale i due farmaci hanno da tempo perso il brevetto e quindi gli originator sono stati affiancati dai corrispondenti biosimilari; nel 2019 in Toscana la quota di biosimilari consumati è stata rispettivamente del 97% per Infliximab e dell’88% per Adalimumab.

La gara ha portato a un risparmio complessivo per il Servizio sanitario regionale di oltre 2,3 milioni di euro (1.694.490 per Adalimumab e 622.909 per Infliximab); dal momento che la durata sarà di 19 mesi, il risparmio annuo sarà di 1.463.621 euro.

«La scelta di Estar è stata quella di puntare sulla concorrenza tra produttori, mantenendo comunque la più ampia possibilità di scelta di prodotti per i clinici – spiega la dg di Estar, Monica Piovi – Fuori dalla valutazione della gara, sono stati indicati una serie di servizi per il paziente che potevano essere volontariamente offerti dai produttori di Adalimumab (l’altro farmaco viene utilizzato direttamente in Ospedale)».
In sostanza, e qui sta la novità, il fatto di aver previsto servizi per i pazienti per il lotto del farmaco con erogazione da parte delle farmacie ospedaliere (Adalimumab) ha significato utilizzare la concorrenza tra produttori, anche per dare dei vantaggi diretti ai pazienti.

«I risultati delle offerte – chiarisce ancora Piovi – hanno risposto in pieno alle aspettative, in quanto per Adalimumab sono state aggiudicate due offerte che differiscono tra loro di qualche centesimo. I clinici quindi potranno scegliere le terapie utilizzando due prodotti disponibili e regolarmente aggiudicati. Una delle due ditte ha offerto anche i servizi aggiuntivi previsti dal capitolato di gara che vanno da un call center, all’intervento infermieristico, fino alla consegna del farmaco a domicilio per i pazienti che hanno difficoltà a recarsi presso gli sportelli delle farmacie ospedaliere. Questi servizi rappresentano un vantaggio concreto per il paziente e danno al clinico una ulteriore possibilità di personalizzare la scelta del farmaco anche sulla base delle condizioni sociali del paziente. Tutto questo senza penalizzare il risultato economico, che ha visto un ulteriore risparmio di 1,4 milioni di euro l’anno, solo per i due farmaci menzionati».

La progettazione di questa gara e i conseguenti risultati, informano da Estar, saranno sicuramente un esempio da seguire anche per altri appalti per i quali, in equivalenza terapeutica, ricorrono caratteristiche di concorrenza tra produttori e eventuali criticità organizzative per i pazienti.

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