Lunedì 9 agosto alle 21,30, un nuovo concerto di Grey Cat Festival a Scarlino con Fatoumata Diawara.
Cantante, autrice, chitarrista e attrice, Fatoumata Diawara è sicuramente una delle voci più carismatiche e vitali della musica contemporanea africana. Inserita tra le cento personalità più influenti del continente africano dal New African Magazine, è stata anche la prima donna a ricevere il premio Science for Peace della Fondazione Veronesi. Nata in Costa d’Avorio e cresciuta in Mali, Fatoumata divenne una stella sin da giovanissima: a soli 15 anni venne scelta dal regista Cheick Oumar Sissoko come attrice protagonista del film “La Genèse”, premiato a Cannes nel 1999. Da allora la sua carriera è stata in continua ascesa tra esperienze cinematografiche e teatrali, ultima in ordine cronologico, al Teatro di Chatelet di Parigi nell’opera di Damon Albarn “Le Vol du Boli”. All’esperienza di attrice ha affiancato sin dal 2010 la carriera come cantante e musicista che forse è stata quella della sua definitiva consacrazione portandola a collaborare con big della musica internazionale come Herbie Hancock e il mitico Bobby, Damon Albarn con cui collabora stabilmente nel progetto Gorillaz, Jovanotti, con cui ha aperto il mega concerto di Linate in chiusura del tour Jova Beach, per citarne alcuni.
Fatoumata nella sua musica non accetta compromessi ideologici, né ricorre a narrazioni in terza persona nell’affrontare argomenti alquanto spinosi e dolorosi, come i matrimoni combinati o le mutilazioni genitali femminili. Quest’ultime denunciate con forza nel suo magnifico primo album di debutto “Fatou”. Il suo ultimo album, “Fenfo” è stato registrato in Burkina Faso, a Barcellona e a Parigi. Diawara reinventa con la sua chitarra i ritmi veloci e le melodie blues del Wassoulou, colloca questo patrimonio in una nuova era e afferma una prospettiva decisamente africana al concetto di cantautrice. “Fenfo” è un album che ha molto da raccontare e lo fa con uno stile a volte esuberante nella sua contaminazione pop. Un afropop ricco di felici intuizioni, tra geniali contaminazioni funky, leggerezze tropicali piacevolmente esotiche e sintesi pop trascinanti come un rock’n’soul anni 70, anche se è nel pregevole uptempo di “Kanou Dan Yen” che la musicista trova il perfetto equilibrio tra la modernità afro-disco e le sonorità antiche della kora. Il primo singolo “Nterini” (Il mio amore/il mio confidente), il cui video è stato diretto dalla fotografa ed artista contemporanea Aida Muluneh, videoclip ispirato dall’estetica Dogon e dall’Afrofuturismo. Fatou ha ricevuto ben due nomination ai Grammy Awards 2019 come Miglior Album World Music con “Fenfo”, e come Miglior Album Dance grazie alla sua collaborazione con Disclosure.
Ingresso: Posto numerato € 18/15 + d.p.
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