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FEM: Highlander, il contributo del supercalcolo per affrontare il clima e gestire il territorio

A San Michele All’Adige il workshop del progetto europeo sull’uso di super-computer per affrontare i
cambiamenti climatici
Highlander, il contributo del supercalcolo per affrontare il clima e gestire il
territorio

Si chiamano High Performance Computer e sono dei sistemi di elaborazione di grande
potenza che possono essere utilizzati per ridurre i rischi associati ai cambiamenti
climatici. Elaborando dati e producendo previsioni climatiche accurate, consentono una
gestione più intelligente e sostenibile delle risorse naturali e del territorio. In Trentino, ad
esempio, questi super-computer sono stati utilizzati dalla Fondazione Mach per
monitorare in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento le zone colpite dal
bostrico a seguito della tempesta Vaia, ma anche per creare mappe del taglio dei prati e di
uso dei pascoli.
Usare super-computer per affrontare i cambiamenti climatici è l’obiettivo del progetto
europeo Highlander i cui risultati finali sono stati presentati oggi, nell’ambito di un
workshop svoltosi alla Fondazione Edmund Mach, partner assieme ad altri otto enti di
ricerca e amministrazioni e all’ente coordinatore, il Cineca. Ad aprire i lavori sono stati il
prof Mario Pezzotti, dirigente del Centro Ricerca e Innovazione FEM e Gabriella Scipione,
responsabile della Data Management Analytics area in HPC presso CINECA.
Integrando simulazioni climatiche, osservazioni satellitari e dati di monitoraggio della vegetazione
è possibile gestire in modo più intelligente e sostenibile le risorse naturali e il territorio. FEM, in
particolare, si è occupata degli impatti del cambiamento climatico sulla gestione dei parchi
naturali e sulle azioni da intraprendere per mitigare gli effetti negativi. Secondo Damiano
Gianelle, responsabile dell’Unità di Ricerca Ecologia Forestale e coordinatore delle attività FEM
per Highlander, l’uso dei super computer permette oggi di elaborare in modo nuovo le grandi
quantità di dati disponibili, ottenendo strumenti e applicazioni che possono già essere
concretamente utilizzate per la gestione delle risorse naturali. “FEM svolge ricerche sulle
interazioni tra vegetazione e clima – spiega Gianelle- . Abbiamo utilizzato il super computer di
Cineca per elaborare immagini satellitari al fine di monitorare i boschi in Trentino colpiti dal
bostrico, ma anche per creare mappe di taglio dei prati e non da ultimo, mappe di uso dei
pascoli da parte dei bovini confrontando le dinamiche annuali con quelle medie del quinquennio
precedente per verificare l’intensità di utilizzo delle aree nei diversi anni. “Abbiamo usato nuovi
sensori anche per monitorare in continuo la fisiologia delle piante, in particolare abete rosso e
faggio, nel parco di Paneveggio, e sempre in questa area abbiamo mappato le specie forestali e
la biomassa dei boschi”.
(sc)
https://highlanderproject.eu

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