Corrado Augias

Festival della comunicazione, il linguaggio protagonista a Camogli – Parte 2

La terza giornata del “Festival della comunicazione”, sabato 12 settembre, è stata quella che ha registrato maggiore affluenza di pubblico.
Al mattino Annalisa Galardi, docente di comunicazione pubblica e d’impresa, e Carlo Turati, autore teatrale e televisivo, hanno condotto l’intervento “Storydoing: storie da raccontare, catturare, agire”. Analizzando il mondo del management, hanno evidenziato come il saper fare e il saper raccontare siano gli ingredienti alla base del successo. Nonostante Charles Darwin sia universalmente considerato il padre della teoria dell’evoluzione, fu Alfred Wallace a formulare per primo il concetto di selezione naturale della specie. Tuttavia, mentre Wallace era uno schivo topo di biblioteca, il più spigliato Darwin navigò per tre anni intorno al mondo ed ebbe la fortunata idea di scrivere dei diari sulle sue esperienze. Morale della favola: può capitare di essere folgorati da un’idea geniale, ma per avere successo si deve avere una storia da raccontare. Che gli eventi siano veri o falsi non fa differenza: il punto cruciale è che possano conservarsi nel tempo. Quello che fa la differenza si riassume nella sigla VIA: V sta per visione, il concepimento di un’idea innovativa e originale; I sta per impegno, la volontà concreta d’investire sul capitale umano; A sta per azione, poiché visione e impegno devono essere concretizzati e comunicati, altrimenti la storia si perde.

Silvio Gulizia
Silvio Gulizia

Poco dopo il blogger Silvio Gulizia ha raccontato “Il blog come strumento di storytelling ed emancipazione”. Esistono moltissimi modi per classificare un blog: può essere personale o collettivo, libero o tematico, casual, aziendale (per pubblicizzare il proprio prodotto), micro o social. Solo il 19% dei blogger riesce a guadagnare scrivendo, eppure molti si dicono appagati semplicemente mettendo nero su bianco le proprie riflessioni. Gli introiti sono generati in diversi modi: facendo pagare ai lettori una sorta di abbonamento, tramite donazioni, sponsorizzando il prodotto di un’azienda, tramite affiliazione (si guadagna ogni volte che qualcuno clicca sul link del prodotto di cui si parla), recensioni a pagamento non dichiarate al pubblico, banner pubblicitari etc. Il blogger scrive per il suo pubblico, ma soprattutto per sé stesso: la sua attività si lega all’emancipazione poiché libera dal dovere di definirsi rispetto al lavoro che si svolge. Più tecnica delle precedenti, la conferenza è sembrata confezionata per un pubblico di addetti al lavoro, ma Gulizia è riuscito comunque a far luce su retroscena imprevedibili di un settore in continua espansione.

Aspesi Parenzo
Aspesi – Parenzo

Nel pomeriggio la strana coppia formata dalla scrittrice Natalia Aspesi e dal conduttore televisivo e radiofonico David Parenzo ha parlato del linguaggio della posta del cuore dando vita a un vivace ed esilarante scambio di battute. La Aspesi cura la rubrica dedicata ai problemi sentimentali su “Il venerdì di Repubblica” e da anni, ogni settimana, riceve decine e decine di lettere da parte di innamorati. Incalzata dalle domande di Parenzo, l’esperta ha analizzato con pungente ironia i moderni stereotipi del maschio e della femmina. Tra i consigli dell’esperta: “Donne, se un uomo vi si professa femminista, rivestitevi e fuggite a gambe levate”.

Subito dopo, nel corso di un intervento titolato “Il profeta deve morire”, il giornalista Corrado Augias ha presentato il suo nuovo libro, “Le ultime diciotto ore di Gesù”. Augias ha esaminato con lucida precisione la provincia occupata dai romani, il rapporto tra giudei e invasori, la condanna alla crocifissione, la salita al Calvario e la morte violenta. Oltre al Nuovo Testamento, Augias ha studiato i vangeli gnostici e in particolare quello di Giuda. Lo studioso ritiene proprio quest’ultimo testo il più affidabile: è Gesù a chiedere a Giuda di aiutarlo nel compimento del suo destino, sebbene il discepolo accetti di malavoglia, consapevole che sarà maledetto per i secoli a venire.

Annalisa Sichi

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