In risposta alla richiesta dei capigruppo di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. La proposta della Regione: entro il 31 dicembre aumento di capitale per 28milioni, ridefinizione della governance e sottoscrizione del nuovo patto parasociale
diFederica Cioni, 25 luglio 2023
Firenze – Aumento di capitale per 28milioni, ridefinizione della governance e sottoscrizione del nuovo patto parasociale. Il tutto entro il prossimo 31 dicembre e una volta esaurita la procedura di selezione per individuare il nuovo socio privato. Questo il Piano di rilancio di Firenze Fiera, società che gestisce le principali strutture (Fortezza da Basso, Palacongressi, Palaffari) adibite ad ospitare eventi, congressi, meeting ed esposizioni a Firenze di cui la Regione detiene il 31.95 per cento, illustrato dalla Giunta in Consiglio regionale nella seduta prima della pausa estiva. Il piano è stato illustrato in Aula dall’assessore regionale all’Economia Leonardo Marras.
Secondo quanto dichiarato in Aula l’aumento di capitale sociale era già contenuto nel Piano di razionalizzazione delle Società partecipate approvato a dicembre 2022. L’ultima informativa al Consiglio regionale sulla situazione di Firenze Fiera risale a marzo 2023. “In quell’occasione si dava conto delle motivazioni per le quali non si era ancora verificato l’ingresso di nuovi soci privati, così come prospettato nel Piano industriale approvato dai soci a febbraio 2022. Il 3 aprile 2023 l’assemblea dei soci ha deliberato l’autorizzazione all’avvio della procedura di evidenza pubblica per la selezione di un socio privato” si legge nella comunicazione.
Successivamente, il Consiglio di amministrazione della società ha presentato il Piano di Risanamento e Rilancio 2023-2027 che “permette di raggiungere l’equilibrio finanziario entro il triennio”, richiesto e approvato dai soci pubblici. Nel Piano viene indicato come necessario l’aumento di capitale sociale per 28milioni così suddivisi: 16milioni riservati agli attuali soci, 12milioni rivolti a un nuovo socio industriale ancora da individuare.
Il parere favorevole della Regione al Piano, si legge ancora nella comunicazione, deriva da una “attenta analisi”. In primis crescita dei ricavi: incremento di manifestazioni dirette e indirette (a titolo di esempio per Pitti, nel 2024, è previsto un aumento rispetto al 2023 per due eventi in più, tra questi PittiTaste); aumento significativo degli eventi, con ritorno nel 2024¸ anche con aumento di tariffe per espositori e biglietti di ingresso. Equilibrio economico: dall’esame del conto l’equilibrio dovrebbe essere raggiunto nel 2025 con un utile di 290mila euro. Il conto dovrebbe poi consolidarsi nel biennio successivo con utile previsto nel 2027 di 1milione 23mila euro. Realizzazioni investimenti: per mantenimento strutture (1milione 250mila euro l’anno); ristrutturazione in Fortezza da Basso (15milioni 962mila non avviati nel periodo del Piano ma dopo il 2028); altri investimenti sul complesso della Fortezza da Basso che saranno realizzati a partire dall’esercizio 2023 per terminare, presumibilmente, nel 2028. Rimborso dei finanziamenti bancari: nel 2024 verranno destinati circa 16milioni all’estinzione anticipata per “migliorare significativamente l’evoluzione della situazione finanziaria”.
Per quanto attiene l’ingresso del socio privato, che dovrebbe garantire l’aumento del capitale sociale per 12milioni con “importanti ruoli nella governance e nell’organizzazione aziendale, mediante la stipula di un apposito patto parasociale”, la ricerca è ancora in corso. Nel mentre l’Assemblea dei soci il 19 luglio ha deliberato di: rinviare l’approvazione del bilancio e il rinnovo delle cariche per mantenere in pieni poteri l’attuale Consiglio di amministrazione; valutare successivamente la nuova governance da adottare, anche alla luce delle manifestazioni di interesse che perverranno, per prevedere gli spazi di rappresentanza e le deleghe di gestione da concedere eventualmente al nuovo socio privato.