valeria rondoni, coordinatore scientifico fondazione ewa

Firenze, una nuova comunità energetica su base geotermica a Novoli?
La proposta della Fondazione Earth Water Agenda

È quanto emerso durante il panel di questa mattina ad Earth Technology Expo.
 Renato Papale, UGI Unione Geotermica Italiana: “La geotermia a zero entalpia è anche riqualificazione urbana”

Firenze, giovedì 16 novembre – Fare del calore un bene comune, partendo da Firenze e dalla Toscana che, con oltre 30 impianti, è già punto di riferimento per l’energia geotermica a livello italiano ed europeo. La proposta progettuale emersa durante il panel Geotermia a bassa entalpia. Lo sfruttamento geotermico per la produzione di calore e di refrigerazione – a cui hanno partecipato questa mattina Enel, CNG e Piattaforma Geotermia, Cosvig, CNR e rappresentanti dell’Università di Firenze e del Politecnico di Torino – a ETE Earth Technology Expo alla Fortezza si rivolge all’area di Novoli e alla sua innovazione sul piano dell’energia geotermica«Novoli può essere il luogo giusto per creare una comunità energetica, si tratta di una città nella città, un quartiere dotato di servizi e uffici pubblici, supermercati, centri commerciali, il Parco di San Donato» sostiene Valeria Rondoni, Coordinatore Scientifico Fondazione EWA e moderatrice dell’incontro, che invita gli ospiti a redigere un documento progettuale da presentare al Comune di Firenze e alla Regione Toscana nei prossimi mesi. Molti gli interventi infatti a sostegno della necessità di una regia politica per promuovere nuove infrastrutture geotermiche su scala urbana, attivando collaborazioni con urbanisti e con le amministrazioni comunali per creare una rete cittadina geotermica. In quante altre aree potrebbe essere replicato questo progetto? Partire da Firenze e rendere il progetto per Novoli il fiore all’occhiello di una nuova pianificazione geotermica a livello nazionale, potrebbe essere un modello valido e innovativo da prendere come esempio e replicare per rispondere agli obiettivi europei.

Secondo Renato Papale di UGI Unione Geotermica Italiana, dovremmo pensare ai nostri impianti di riscaldamento non più in modo autonomo ma condiviso, poiché «la geotermia a zero entalpia è anche riqualificazione urbana: significa non installare più sulle pareti delle abitazioni le unità esterna dei condizionatori o le caldaie, significa avere aria più pulita, significa rispondere agli obiettivi europei dell’Agenda30 per cui dovremmo ridurre a zero le emissioni di gas serra entro il 2030»Tra i vantaggi delle pompe di calore geotermiche, Emanuele Emani di CNG e Piattaforma Geotermia evidenzia i benefici economici ed energetici che impattano sia in termini di risparmio sulle bollette delle famiglie, sulla crescita occupazionale e soprattutto sulla riduzione della dipendenza energetica italiana dalle forniture russe perché «il problema esiste ancora e dobbiamo trovare delle alternative. La Geotermia a bassa entalpia è la più valida fonte energetica rinnovabile dal punto di vista ambientale, energetico ma anche economico e in termini di salute e qualità dell’aria».

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