Via libera al bilancio consuntivo: aumentate a 35 milioni di euro le erogazioni per l’attività istituzionale 2023
l Comitato di Indirizzo di Fondazione CR Firenze, riunito la scorsa settimana, sotto la presidenza di Luigi Salvadori, ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2022, dopo avere acquisito nei giorni scorsi anche il parere favorevole dall’Assemblea dei Soci. L’avanzo di esercizio è di 51,07 milioni di euro, circa 5 milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno, nonostante l’annus horribilis 2022 dei mercati. Secondo i dati di sistema rilevati da ACRI, infatti, la media di dell’avanzo di bilancio su un campione di 52 fondazioni di origine bancaria è di – 43,5%, Fondazione CR Firenze si attesta su -9,5%.
Un risultato che consente di aumentare da 30 a 35 milioni di euro le risorse per l’attività istituzionale, in linea con gli altri anni. Inoltre, permette di accantonare 10 milioni di euro nel fondo stabilizzazione erogazioni che sale a 96,7 milioni di euro ovvero assicurando al territorio almeno tre anni di erogazioni istituzionali per la prossima consigliatura.
‘’Siamo molto sodisfatti del bilancio consultivo – dichiara il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – che conferma l’ottima gestione della nostra Istituzione anche in un anno particolarmente difficile per tutti i mercati. Ciò ci consente di poter distribuire quest’anno nei territori di competenza l’importo di 35 milioni di euro e di dotare il Fondo di stabilizzazione complessivamente di quasi 100 milioni di euro che ci permetteranno di poter assicurare sufficienti erogazioni per i prossimi tre anni anche in una ipotetica congiuntura che ci privasse degli utili. Se la gestione ha potuto raggiungere questi risultati lo dobbiamo anche all’ottimo rapporto con Intesa Sanpaolo di cui siamo significativi azionisti. Con loro stiamo concretizzando sul territorio progetti di alto valore strategico in settori che hanno anche un forte riflesso occupazionale oltrechè sociale quali la cultura, lo spettacolo e, soprattutto, la formazione e il Terzo settore”.