Fondazione di Baghdad

Il 30 luglio 762 il califfo abbaside Abu Jafar Al Mansur fonda Baghdad, la nuova capitale del suo impero. Oggi Baghdad è la capitale dell’Iraq e la terza città più popolata nel mondo arabo dopo Ryadh e il Cairo

Dopo la caduta degli omayyadi, la prima dinastia musulmana, i nuovi governanti abbasidi nella persona del califfo Al Mansur, volevano una propria capitale da cui regnare. La scelta cadde su un sito a nord della capitale sasanide di Ctesifonte(anche poco a nord di dove era situata l’antica Babilonia), e il 30 luglio del 762 il califfo Al Mansur commissionò la costruzione della città. Mansur apprezzò particolarmente il sito, così tanto che arrivò a dire “Questa è invero la città che debbo fondare, dove debbo vivere, e dove in seguito regneranno i miei discendenti“. La crescita della città fu rapida e aiutata dalla sua ottima posizione, tale crescita si basò su almeno due fattori: il controllo sulle vie strategiche e commerciali lungo il Tigri e l’abbondanza di acqua in un area caratterizzata da un clima arido. L’acqua infatti esiste sia al confine nord che a quello sud della città, permettendo un rifornimento abbondante a tutte le abitazioni, cosa piuttosto rara all’epoca. La città presto divenne così grande che dovette essere divisa in tre distretti giurisdizionali: Madinat al-Mansur(la città Rotonda), al-Sharqiyya(Karkh) e Askar al-Madi(nella zona della West Bank).

Nei suoi primi anni la città era famosa come un promemoria quotidiano di un espressione nel Corano che si riferisce al paradiso. Baghdad richiese 4 anni per essere completata. Al-Mansur radunò ingegneri, agrimensori, architetti da vari luoghi del mondo allora conosciuto per progettare e realizzare la città. Luglio fu scelto come il mese in cui iniziare la costruzione perchè due astrologi asserivano che la città dovrebbe essere costruita sotto il segno del leone, associato al fuoco e simboleggiante produttività, orgoglio e espansione.

Entro una generazione dalla sua fondazione, Baghdad divenne un fulcro di apprendimento e commercio. La città fiorì diventando un centro intellettuale di scienza, medicina, filosofia e istruzione, specialmente con il Movimento di Traduzione Abbaside il quale si occupava di tradurre i classici dell’antichità greco-romana e altri testi famosi in arabo. Baytul-Hikmah o “Casa della Saggezza” era tra le accademie più conosciute al mondo. Sebbene l’arabo fosse la lingua internazionale della scienza all’epoca, l’accademia non comprendeva solo arabi, ma anche persiani, siriani, nestoriani, ebrei, cristiani arabi e persone da altri gruppi etnici e religiosi native della regione. Questi sono considerati alcuni degli elementi fondamentali che contribuirono al fiorire dell’istruzione nel mondo islamico medievale. Baghdad era inoltre un centro importante di studi religiosi islamici, lì ad esempio Al-Jahiz contribuì alla formazione della teologia razionalista Mutazili. Altra caratteristica di Baghdad nei primi secoli erano le sue biblioteche. L’opera di traduzione di testi classici e di altro genere aveva portato al fiorire di varie collezioni librarie private e alla fondazione di quattro grandi biblioteche pubbliche.

La città crebbe fino a raggiungere oltre 1 milione i di abitanti nel decimo secolo, e molti dei racconti delle Mille e una Notte si ritengono ambientati a Baghdad. Da quel punto tuttavia iniziò gradualmente a declinare a causa della perdita dello status di capitale e del cambio di dinastie al potere nell’area. Il colpo più tremendo tuttavia, dal quale la città in seguito non si sarebbe mai ripresa del tutto, fu la conquista e il relativo saccheggio da parte dei mongoli del Khan Hulegu nel 1258, in cui oltre 800.000 persone furono uccise e innumerevoli edifici distrutti. Nei secoli successivi la città passò sotto il controllo di diverse popolazioni, fino a quando nel 1534 venne conquistata dall’impero ottomano, sotto il cui dominio rimase, con brevi interruzioni, fino al 1917, quando passò sotto il controllo britannico. Divenne infine la capitale dello stato iracheno indipendente nel 1932, status che detiene tuttora. La popolazione della città fine dell’800′, dai quasi due milioni dei tempi d’oro dii 1000 anni prima, era calata a circa 180.000 abitanti. Negli anni 70 del 900′ la città conobbe una rinascita grazie alla crescita del prezzo del petrolio, il principale prodotto di esportazione dello stato iracheno. Oggi la città è tornata ad avere una popolazione notevole, con oltre 7 milioni di abitanti, ma la qualità della vita è significativamente diminuita, così come la sicurezza, a causa dei vari eventi verificatesi in Iraq a partire dall’invasione statunitense del 2003, che hanno causato danni significativi ai trasporti, ai sistemi energetici, e all’infrastruttura sanitaria della città, oltre all’ordine pubblico in generale il quale è stato costantemente provato dall’invasione prima, dal dopoguerra caratterizzato da instabilità e terrorismo poi, e dalla guerra contro l’Isis negli ultimi anni. Attualmente Baghdad è considerata da varie agenzie, come Mercer, tra le città meno ospitali e dalla qualità della vita più bassa al mondo.

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