In molti credono che sia in piazza ma in realtà è nell’atrio del Palazzo comunale. Parliamo dell’originale della Fontana del Bacchino di Ferdinando Tacca, a Prato, che si appresta adesso a porsi sotto i riflettori così come da decenni la sua copia, in piazza del Comune, accompagna giornate e serate dei pratesi.
La Fontana del Bacchino lascia l’atrio a piano terra del palazzo e per qualche mese si trasferirà a Firenze. La scultura realizzata da Ferdinando Tacca a metà del XVII secolo. L’originale dell’opera sarà esposta da domani, 18 settembre, fino al 12 gennaio a Palazzo Pitti nella mostra Plasmato dal fuoco. La scultura in bronzo nella Firenze degli ultimi Medici a cura del direttore degli Uffizi Eike D. Schmidt e di Sandro Bellesi e Riccardo Gennaioli.
La scultura fu commissionata a Ferdinando Tacca in occasione della nomina di Prato a città e diocesi, avvenuta nel 1653; l’artista la completò tra il 1659 e 1665. La figura in bronzo rappresenta appunto un giovane Bacco, emblema delle fresche novità che toccarono la cittadina, seduto contornato da grappoli d’uva, dalle due vasche principali l’acqua si riversa zampillando in vaschette più piccole. Da domani completerà la mostra fiorentina che, attraverso una scelta mirata di opere, intende offrire un quadro completo dell’arte della scultura in bronzo nel capoluogo toscano soprattutto al tempo degli ultimi granduchi di casa Medici.