I video realizzati dai partecipanti al progetto
L’evento finale del progetto finanziato e promosso dal Consiglio regionale nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso. Il presidente Mazzeo: “La nostra una scommessa vinta, voglio coinvolgerli nel progetto Toscana 2050”. Il vicepresidente Scaramelli: “Abbiamo reso i ragazzi protagonisti rivitalizzando delle aree urbane. L’obiettivo, per il futuro, è di non disperdere questa esperienza”
Sono stati oltre 150 i giovani under 30 protagonisti di ‘Fuori dal Comune’ il progetto finanziato e promosso dal Consiglio regionale della Toscana in attuazione della legge 3 del 2022 nell’ambito degli interventi per l’aggregazione giovanile e realizzato da Oxfam Italia e dalle associazioni giovanili aretine Farrago e Arezzo che spacca.
L’iniziativa si è sviluppata con tre giorni di laboratori gratuiti che si sono tenuti a Siena, Arezzo e Grosseto con le ragazze e i ragazzi che hanno avuto la possibilità di sviluppare le proprie competenze nel campo cinematografico, partecipando al lavoro della troupe, creando tre video che sono stati proiettati nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso durante l’evento di chiusura. A Siena è stato realizzato il video di MWRK, a Grosseto quello di Pandem e ad Arezzo quello dei Revue.
Parla di una scommessa vinta il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “la sfida di rivolgerci ai giovani per promuovere la partecipazione attiva alla vita della loro comunità, di farli essere protagonisti di una rigenerazione delle città attraverso la riappropriazione di spazi che con la loro presenza e la loro attività potessero riprendere vita. Un modo nuovo di intendere le politiche giovanili: fare dei giovani la risorsa che arricchisce la città, che mette in atto forme nuove e moderne di cittadinanza attiva”.
“Troppe volte la politica e a volte anche le Istituzioni – ha concluso Mazzeo – fanno proclami per coinvolgere i giovani nella vita pubblica, salvo poi smentirli con i fatti. Con questo progetto abbiamo voluto dimostrare alle ragazze e ai ragazzi di Arezzo, Siena e Grosseto che sono il nostro futuro perché sono oggi protagonisti attivi del nostro presente”. E per il futuro il presidente dell’Assemblea legislativa ha proposto ai ragazzi di collaborare con il Consiglio regionale partecipando al progetto Toscana 2050.
Si tratta di un progetto unico nel suo genere per il vicepresidente dell’Assemblea legislativa Stefano Scaramelli: “è stata un’intuizione quella di rendere ragazze e ragazzi coprotagonisti, dandogli uno spazio comune, un’area urbana da riqualificare. Ho trasformato questa idea in una legge, condivisa dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, e trovato i finanziamenti. Un moltiplicatore straordinario che ha ridato vita a tanti giovani che dopo la pandemia hanno trovato dei livelli di socialità nuovi. Abbiamo reso i ragazzi protagonisti rivitalizzando delle aree urbane. L’obiettivo, per il futuro, è di non disperdere questa esperienza”.
L’assessore alle Politiche giovanili del comune di Arezzo Federico Scapecchi ha parlato “del privilegio di seguire da vicino il progetto, grazie alla collaborazione fattiva con Oxfam Italia, Farrago e Arezzo che spacca. È stato un investimento sui giovani che ha cambiato la vita ad alcuni di loro, aiutandoli a trovare un loro percorso”.
Angela Amante, assessore alle Politiche giovanili collegata da Grosseto ha ringraziato il Consiglio regionale della Toscana e le associazioni coinvolte ma soprattutto “le ragazze e i ragazzi veri protagonisti con video molto interessanti”. “Una scommessa vinta – ha concluso – visto che a Grosseto è stata costituita un’associazione che porterà avanti i loro progetti”.
A presentare il lavoro dei ragazzi, coinvolti in un’esperienza totalizzante per tre giorni che li ha portati a realizzare un video nella tre città che hanno partecipato al progetto, Silvia Ciarpaglini, consulente Oxfam, welfare comunità e giovani; Tommaso Caperdoni presidente di Farrago; Luca Bizzarri vicepresidente di Farrago e Francesco Checcacci presidente di Arezzo che spacca.
E per non disperdere quest’esperienza Tommaso Caperdoni ha proposto alcune idee per il futuro: “Mantenere il contatto con le città già visitate; proseguire in altre città della Toscana; ampliare a quattro giorni l’esperienza per i giovani coinvolti; creare uno stage di due settimane durante l’estate coinvolgendo tutte le ragazze e i ragazzi nella creazione di un cortometraggio e magari portare il progetto in altre regioni italiane”.