alessandro filipepi detto botticelli (attr.) madonna col bambino e san giovannino con due angeli, mondello in 3d bassa (1)

GALLERIA DELL’ACCADEMIA DI FIRENZE | Nuovo percorso tattile per ipovedenti

IN OCCASIINE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DISABILITA’

Sabato 3 dicembre è la Giornata internazionale delle persone con disabilità, data proclamata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1981. La Galleria dell’Accademia di Firenze, grazie al suo direttore Cecilie Hollberg, negli ultimi anni si è impegnata per rendere completamente accessibile il museo alle persone con disabilità, in conformità con le direttive del MiC – Ministero della Cultura. Un’iniziativa che ha l’obiettivo di stimolare il dibattito pubblico sul tema del diritto universale alla cultura.

Proprio per l’occasione di questa ricorrenza, la Galleria ha messo a punto un percorso tattile per ipovedenti e non vedenti con la riproduzione 3D in vetroresina di una selezione di opere, tra le più significative, conservate nelle diverse collezioni, e posizionate davanti o in prossimità degli originali, come: nelle sale del Duecento e del Trecento, la formella di Taddeo Gaddi, raffigurante la Crocefissione e due scene tratte da L’Albero della Vita di Pacino di Bonaguida; mentre nella Sala del Colosso, la Madonna col Bambino e san Giovannino con due angeli, dipinto attribuito a Botticelli, e un particolare della Danza in una festa nuziale, raffigurata sul Cassone Adimari, capolavoro indiscusso di Giovanni Di Ser Giovanni, detto Lo Scheggia, entrambe della seconda metà del Quattrocento.

Sono state realizzate didascalie in Braille composte da indicazione autore, titolo dell’opera, tecnica e anno, sia in italiano che in inglese, oltre all’indicazione del numero dell’audioguida corrispondente. Inoltre, tenendo presenti le necessità delle persone ipovedenti, le nuove didascalie della Sala del Colosso e della Gipsoteca, scritte con un carattere ben leggibile per tipologia, dimensioni e contrasto, illuminate dal nuovo sistema a led, sono state collocate ad un’altezza facilmente visibile anche quando il museo è affollato.

Il progetto è stato attuato grazie alla convenzione in atto dal 2017 con IRIFOR (Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione), con il Liceo Artistico Alberti e con l’Università degli Studi di Firenze.

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