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Garante Infanzia e adolescenza: approvata la relazione sull’attività 2022

La proposta di risoluzione votata a maggioranza. “Apprezzamento per l’attività svolta, con un richiamo alla maggiore attenzione possibile sui crescenti problemi legati al disagio psicologico e alle dipendenze che affliggono i minori”

di Emmanuel Milano, 13 giugno 2023

Firenze  L’Aula del Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con il voto favorevole del Partito democratico, la proposta di risoluzione sulla relazione sull’attività svolta nel 2022 dalla Garante per l’Infanzia e l’adolescenza della Toscana Camilla Bianchi. Contrario il voto di Forza Italia, non si sono espressi Gruppo Misto-Toscana Domani e Fratelli d’Italia. Mentre la Lega non ha partecipato al voto.

Favorevole invece, con l’eccezione dell’astensione del consigliere di Forza Italia Marco Stella, il voto dell’Aula all’emendamento, prima firmataria la consigliera regionale Valentina Mercanti (Pd). Nel testo, espresso l’apprezzamento per l’attività svolta dalla Garante, si ritiene opportuno richiamare l’attenzione sui crescenti problemi, anche effetto della pandemia da covid-19, legati al disagio psicologico e alle dipendenze che affliggono i minori e sulla conseguente necessità di investire, a tutti i livelli istituzionali, nella prevenzione, nell’accesso a forme di supporto adeguate e nelle azioni di sensibilizzazione al fine di incidere in modo positivo e duraturo sulla vita di bambini e adolescenti. Viene specificato come sia opportuno che tali finalità siano perseguite, per quanto di competenza del Garante per l’Infanzia e l’adolescenza, mediante la ricerca di una proficua e continua sinergia con i Garanti che operano a livello comunale ed in coordinamento con le azioni della Giunta regionale portate avanti in materia.        

Al termine del dibattito e dopo l’illustrazione del presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani, sono stati respinti l’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia e la proposta di risoluzione, primo firmatario Marco Casucci della Lega.

Durante l’ampio dibattito il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Torselli ha sintetizzato l’impegnativa contenuta nell’ordine del giorno del suo gruppo in cui viene chiesta “una riorganizzazione generale della struttura per garantire una piena e migliore funzionalità” dove si chiede “di procedere a una revisione della legge regionale 26 del 2010 in coerenza con le linee di indirizzo discusse nella Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano, in merito alla disciplina degli organi di garanzia nella plenaria del 26 settembre del 2019. Il presidente del gruppo di Fratelli d’Italia ha anche “auspicato che si proceda quanto prima alla discussione delle proposte di legge sulla riorganizzazione dell’intera struttura degli organi di garanzia della regione”.  

Un’urgenza “quella di razionalizzare le troppe figure di garanzie che ci sono nell’ordinamento regionale” sottolineata anche da Elisa Tozzi del Gruppo Misto – Toscana Domani. 

Tozzi ha invocato un patto generazionale per dare alle ragazze e ai ragazzi della Toscana “le stesse possibilità che abbiamo avuto noi”.

A chiedere “atti concreti all’Assemblea legislativa su un tema così delicato come le politiche giovanili” è stato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci aggiungendo che “servirebbero delle mense studentesche come luogo protetto per le nostre ragazze e i nostri ragazzi in un momento molto delicato che passano per la prima volta fuori di casa”. 

Dai banchi del Partito democratico la consigliera regionale Valentina Mercanti ha detto “dicondividere molti dei temi affrontati in Aula a partire da una seria riflessione sulle figure di garanzia”. Fondamentale per la consigliera Mercanti è “ascoltare il disagio delle giovani e dei giovani che hanno segnalato le loro problematiche alla Garante, ma il vero problema sono le tante famiglie che non sono in grado di affrontare i problemi. La Regione ha il dovere di dare risposte a problemi dilaganti come l’abuso di alcol e droghe e un approccio alla sessualità che arriva troppo presto in un mondo di incertezza e paura, condizionato dal post pandemia, dalla guerra in Ucraina e dal lavoro precario”.

Contro la proliferazione dei garanti anche il presidente del gruppo del Partito Democratico Vincenzo Ceccarelli che si è detto d’accordo “sulla necessità di esaminare in commissione le proposte di legge sulla riorganizzazione degli organi di garanzia regionali”.

Un ultimo tentativo di sintesi dopo quello portato avanti senza successo dal vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli (Italia Viva) verrà fatto dal presidente Antonio Mazzeo che se n’è fatto carico e si è dato come tempo due settimane per arrivare a un’intesa prima di procedere all’esame delle singole proposte di legge nella commissione competente.

A Illustrare la proposta di risoluzione che chiedeva l’impegno a sollecitare e coinvolgere il Corecom ai tavoli di coordinamento per le strategie di contrasto e prevenzione al fenomeno dell’abuso di alcol e della violenza all’infanzia e all’adolescenza, così da garantire una forte sinergia e coordinamento tra i vari soggetti regionali competenti in materia di prevenzione e contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, è stato il primo firmatario Marco Casucci della Lega. Casucci ha parlato “di dati vecchie e preoccupanti come quello che evidenzia come il 10% dei minori in Toscana viva sotto la soglia di povertà”. Casucci si è invece detto d’accordo con la Garante “sul ruolo centrale che deve ricoprire la famiglia”. “Nella Regione – ha concluso Casucci -la dipendenza da internet e da cellulare dei giovani è altissima, come è altissimo il rischio che subiscano attraverso questi mezzi di comunicazione fenomeni di bullismo”.

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