Giorgio Silli (FI): “Una targa per l’eccidio del Castello”

Da Giorgio Silli, di Forza Italia, riceviamo e volentieri pubblichiamo, consapevoli di animare il dibattito a ormai 71 anni dai fatti riferiti.

Credo che i tempi siano maturi, dopo molti decenni, per ricordare, durante i giorni della liberazione di Prato, anche le vittime dell’eccidio del castello dell’imperatore.
Pochi pratesi conoscono quel triste episodio, sebbene i libri ne parlino abbondantemente. Una rappresaglia ad opera di alcuni folli guidati da Marcello Tofani detto Tantana, a seguito dell’uccisione del di lui fratello.
Ebbene la citta’ fu rastrellata e furono portati nel castello dell’imperatore, dove precedentemente erano stati imprigionati per la deportazioni molti operai pratesi in seguito agli scioperi del’44, diversi sedicenti appartenenti o simpatizzanti fascisti in un numero che varia dalle 17 alle 40 unita’; le cronache in questo sono discordanti. Uomini e donne di eta’ compresa fra i 18 ed i 60 anni.

Il castello si trasformo’ in un mattatoio e la furia omicida del Tofani macchio’ di sangue il giorno immediatamente successivo alla liberazione della citta’. I prigionieri venivano fatti scendere dallo scalone del castello e veniva loro sparato alla nuca, senza permettere neppure che l’arciprete della basilica delle Carceri, costretto ad assistere inerme, potesse impartire i sacramenti.

Mi rivolgo per questo al sindaco ed a tutte le forze politiche presenti in citta’ affinche’ si apponga una targa commemorativa del triste e sanguinoso evento. Li’, presso il castello, proprio accanto alla targa che commemora le deportazioni naziste.

Giorgio Silli

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