torre san babila

GIORNO DELLA MEMORIA 2024

Sabato 27 gennaio al museo della deportazione

apertura straordinaria con visite guidate

Al Pecci “Architettura per vivere, architettura per ricordare”

in onore dell’architetto di origini ebraiche Alessandro Rimini

Prato, 25 gennaio 2024 – Sabato 27 gennaio, Giorno della Memoria 2024, il Museo della Deportazione di Prato si apre alla città con una giornata straordinaria dedicata all’accoglienza dei visitatori e ai percorsi guidati all’interno dell’allestimento.

Dalle 10 alle 19 nella sede di via di Cantagallo 250, a Figline di Pratosarà possibile visitare il museo e il Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza, uno dei Luoghi della Memoria Toscana. Sono previste visite guidate alle ore 10.30, 11.30 e 14.30. La visita è gratuita, ma la prenotazione obbligatoria (entro il 26 gennaio) chiamando lo 0574 461655 oppure info@museodelladeportazione.it.

Sempre sabato 27 gennaio al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci si svolge l’iniziativa dell’Ordine degli Architetti di Prato e Firenze “Architettura per vivere, architettura per ricordare”, evento dedicato all’architetto di origini ebraiche Alessandro Rimini.

Rimini, il “padre” della Torre di piazza San Babila di Milano, nacque nel 1898 da una famiglia di religione ebraica. Fu costretto per questo a non firmare molti dei suoi lavori, ma prima e dopo l’arresto nazista costruì alcune delle architetture-icona della città meneghina, fra cui il Teatro Smeraldo, il Cinema Colosseo e l’Auditorium Verdi. Diplomato in disegno architettonico all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, nel 1925 arrivò a Milano. Negli anni ’30 firma il primo grattacielo di Milano, la Torre San Babila, il cosiddetto “rubanuvole”, che raggiungeva i 60 metri d’altezza. Dopo le leggi razziali del 1938 Rimini continua a lavorare ma in sordina. Catturato nel 1944 dalle SS, riuscì a scappare durante una sosta del convoglio destinato ad Auschwitz.

La mattinata si apre con i saluti istituzionali dell’assessore alla Cultura di Prato Simone Mangani, della presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Prato Lulghennet Teklè e del presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Firenze Andrea Crociani. Quindi la consigliera dell’ordine di Prato e referente per la cultura Elisabetta Guarducci presenta il film documentario “Alessandro Rimini. Storia di un Architetto”, diretto da Davide Rizzo e prodotto dall’Ordine degli Architetti della provincia di Bologna.

Dopo la proiezione si apre la tavola rotonda con la partecipazione del presidente ANED di Prato Gabriele Alberti, del vicepresidente della Fondazione per i Beni culturali ebraici in Italia Renzo Funaro e di Enrico Iozzelli, responsabile ricerca e didattica del Museo della Deportazione. Modera Elisabetta Guarducci. L’evento si conclude alle 12.30.

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