Tra le iniziative promosse dall’Ateneo in occasione del Giorno della Memoria 2020, mercoledì 5 febbraio (ore 21 – Teatro Niccolini, via Ricasoli, 3) è in programma il concerto “Temuto come grido, atteso come canto” del musicista e poeta Michele Gazich, accompagnato da Marco Lamberti.
Il concerto sintetizza il percorso del poeta e compositore nel mondo ebraico: il programma include brani dall’ultimo ciclo di canzoni di Gazich, pubblicato nel 2018 in occasione dell’ottantesimo anniversario delle leggi razziali e dedicato agli ebrei deportati nel 1944 dall’isola-manicomio di San Servolo a Venezia. Nelle canzoni, frutto di un appassionato lavoro di ricerca, si valorizza e riscopre la parlata giudeo-veneziana, pressoché cancellata dalla violenza dei carnefici.
La performance – in cui sarà anche eseguita Dia de Shabat, che si ricollega alla tradizione sefardita – avrà al suo centro l’inedita Argon, declinazione in musica e versi dell’omonimo racconto di Primo Levi, composta in occasione del centenario della nascita dello scrittore. A conclusione del programma “Il latte nero dell’alba”, dedicata al poeta Paul Celan.
Legato insieme alla musica classica e alla tradizione popolare, Gazich è attivo dall’inizio degli anni Novanta: con il suono del suo violino è stato protagonista di vari tour negli Stati Uniti e in Europa, collaborando con formazioni sinfoniche e con il mondo dei cantautori italiani e statunitensi.
L’ingresso al concerto è libero fino ad esaurimento posti.