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Giorno della Memoria: Mazzeo a Pisa per raccontare ai giovani le storie dei ‘Giusti toscani’

Il presidente del Consiglio regionale ha dialogato con ragazze e ragazzi del Liceo Buonarroti: “Ai giovani dico non siate mai indifferenti, scegliete sempre di stare dalla parte giusta della storia”

di Angela Feo, 27 gennaio 2024

Pisa – Ricordare iGiusti tra le Nazioni, eroi silenziosi dell’umanità, che hanno rischiato la propria vita per salvare gli ebrei dalla morte e dalla deportazione in uno dei momenti più bui della storia. E’ stato questo il senso dell’incontro che si è svolto questa mattina (sabato 27 gennaio) rivolto agli studenti delle classi quinte del liceo Buonarroti di Pisa, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, a cui ha partecipato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. Con lui il dirigente scolastico Alessio Salerni, dirigente scolastico del liceo, e Alfredo De Girolamo, autore del libro “Chi salva una vita. In memoria dei Giusti toscani” (Edizioni dell’Assemblea). Ha moderato Guglielmo Vezzosi, responsabile delle iniziative speciali de ‘La Nazione’. Il quotidiano ha realizzato, in collaborazione con la Presidenza del consiglio della Regione Toscana, un inserto speciale di 32 pagine per raccontare, attraverso testi storici e schede scritte dallo stesso De Girolamo, le storie e i profili dei toscani proclamati Giusti tra le Nazioni. Quella dei “Giusti” è una onorificenza conferita dal Memoriale ufficiale di Israele, Yad Vashem. Sono 28mila nel mondo, 800 in Italia e 162 i toscani. Tra loro anche il pisano Giorgio Nissim e il campione di ciclismo Gino Bartali, che nascondeva nella canna della sua bicicletta i documenti falsi per gli ebrei.

“Quest’anno abbiamo deciso di dedicare il Giorno della memoria ai Giusti tra le Nazioni, persone che hanno avuto il coraggio di mettere in gioco la propria vita per salvare quella degli altri – ha spiegato il presidente Mazzeo – . Il messaggio che ho voluto trasmettere alle ragazze e ai ragazzi è di non essere mai indifferenti, di scegliere sempre di stare dalla parte giusta della storia, proprio come fecero i Giusti, perché la libertà che oggi abbiamo è come un fiore che va innaffiato giorno dopo giorno e loro avranno un ruolo fondamentale, quello di lasciarci un mondo migliore”. “Oggi le donne e gli uomini che hanno vissuto le barbarie del nazifascismo purtroppo sono sempre meno – ha continuato Mazzeo – ed è dunque necessario che ci sia un passaggio di testimone. Spetta alle ragazze e ai ragazzi diventare amplificatori di memoria, raccontare e far comprendere che quello che è accaduto ha segnato il nostro tempo e ci ha resi tutti più fragili. Occorre ripartire da lì e fare in modo che non accada mai più”.

L’incontro si è svolto a Pisa anche per ricordare la firma delle leggi razziali, avvenuta a San Rossore nel 1938. Molti e stimolanti gli interventi delle studentesse e degli studenti che hanno partecipato all’iniziativa.

“Quella di oggi per noi non è soltanto una celebrazione, ma una riflessione sul presente – ha detto il dirigente scolastico Alessio Salerni -. Assistiamo quotidianamente ad atti che si richiamano a regimi che furono responsabili della Shoah. Dobbiamo far riflettere gli studenti e dare loro gli strumenti affinché possano avere una coscienza politica e civica, che li guiderà negli anni prossimi. Loro sono chiamati a costruire il futuro cercando di mantenere quegli ideali che, dopo la seconda guerra mondiale, hanno fatto sì che nascesse l’Europa unita, al fine di impedire nuove guerre”.

Dell’importanza del lavoro di ricostruzione delle storie dei Giusti delle Nazioni ha parlato Alfredo De Girolamo. “I testimoni di quegli anni terribili sono oggi sempre meno – ha spiegato – per questo dobbiamo affidarci alla storia. E per farlo abbiamo bisogno di raccogliere queste testimonianze e di renderle parte integrante del patrimonio nostro e di quello dei nostri ragazzi”.

“La nostra direttrice Agnese Pini ha voluto realizzare questo inserto per raccontare le storie dei 162 toscani proclamati Giusti tra le Nazioni – ha spiegato Guglielmo Vezzosi – . Sono storie di coraggio, di solidarietà, di chi non si è tirato indietro, non si è voltato dall’altra parte per paura o per comodità”.

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