Quattro giorni con 45 incontri e 125 speaker coinvolgendo dieci location. È Glocal, il Festival del Giornalismo Digitale
in programma a Varese dal 7 al 10 novembre. L’ottava edizione
dell’evento si prefigge di andare a delineare il futuro della
professione giornalistica offrendo un’angolazione particolare: come il
racconto può modificare un territorio. Tra turismo e valorizzazione
turistica, protagonisti della scena giornalistica e testimonianze
d’autore, musica, sport e laboratori, Glocal guarda al giornalismo del
futuro con gli occhiali delle nuove tecnologie.
«Sono scenari in continuo cambiamento quelli che ci troviamo ad affrontare», osserva Marco Giovannelli, ideatore di Glocal.
«All’interno di una complessità sempre crescente, il giornalista di
oggi è chiamato ad avere i piedi ben saldi nelle sue radici, in
quell’etica che dà la rotta della professione, ma ad avere anche lo
sguardo proteso ad una tecnologia che non smette mai di stupire. I nuovi
mezzi non devono essere il fine, ma gli strumenti per raccontare la
realtà».
Sono almeno quattro i fili conduttori del Festival 2019
che si intersecano ripetutamente in una tensione costantemente sospesa
tra locale e globale. Il primo riguarda il ciclo di incontri organizzati
con Google per comprendere scenari e cambiamenti e
culmina nell’appuntamento (previsto il 9 novembre) con il vice president
News di Google, Richard Gingras, chiamato a dialogare con Mario
Calabresi, già direttore de la Stampa e di Repubblica.
Tra le “voci d’autore” spiccano le testimonianze di
giornalisti quali Chiara Nielsen, vicedirettrice del settimanale
Internazionale che da oltre dieci anni dirige il festival di
Internazionale a Ferrara; Giuseppe Cruciani che insieme a Valerio
Staffelli aprirà il Festival in un incontro organizzato dall’Ordine dei
Giornalisti; Sandro Ruotolo che insieme alla direttrice di change.org Stephanie Brancaforte parlerà del circolo virtuoso tra giornalismo e attivismo.
Il “racconto dei luoghi”
è la parte del Festival più estesa. I nuovi linguaggi del giornalismo
in materia di turismo sono al centro di una serie di incontri dedicati
al settore. Giornalisti, scrittori, blogger ed esperti dell’informazione
si confronteranno sulle nuove frontiere della narrazione di viaggi,
territori, destinazioni e cammini. Innovazione digitale, social network,
big data, turismo esperienziale, sono solo alcuni degli argomenti al
centro degli appuntamenti organizzati con l’obiettivo di avviare una
riflessione sui cambiamenti che hanno interessato il mondo della
comunicazione turistica.
Non certo ultima la musica:
i rapper Tormento e Kaso saranno ospiti del Festival per raccontare di
quando Varese era protagonista, negli anni Novanta, della scena hip hop
italiana.
Come ogni anno, le serate nei tre giorni del Festival
offriranno occasioni di incontro, spunti di riflessione e momenti
conviviali: giovedì 7 novembre si ricorderanno “I vent’anni di Varesefocus”.
Nella sala napoleonica del centro congressi Ville Ponti si
ripercorreranno le tappe che hanno dato origine al magazine dell’Unione
Industriali della Provincia di Varese. I protagonisti di alcune delle
storie raccontate dalla rivista e i giornalisti che l’hanno resa
importante punto di riferimento per il territorio saliranno sul palco
per spiegare come un giornale può rappresentare un territorio e
accrescerne il valore.
Venerdì 8 novembre, serata dedicata alla musica corale e all’esperienza dalla quale è nata Dovesicanta.it, piattaforma digitale che mette in contatto appassionati e professionisti del settore.
Sabato 9 novembre
appuntamento con il grande basket. Lo sport che da sempre identifica la
città di Varese sarà protagonista con alcuni dei suoi più illustri
esponenti. A Ville Ponti verrà proiettato il documentario “Parigi 1999, vent’anni dopo”, una
raccolta di testimonianze di chi c’era e di chi ha vissuto l’intera
cavalcata azzurra in quell’estate del 1999 che portò l’Italia a
diventare campione d’Europa.
Gli ingressi alle serate sono liberi e gratuiti.
Confermati laboratori e workshop:
Google Search, fotografia, podcast, tool ed uffici stampa, dati per il
giornalismo e molto altro. Una serie di lezioni aperte a tutti e
gratuite, per conoscere i nuovi strumenti della comunicazione.
Per il secondo anno consecutivo, inoltre, tornano i due premi dedicati al giornalismo multimediale e al data journalism e, naturalmente, BlogLab
il laboratorio di giornalismo dedicato agli studenti delle superiori:
le microredazioni si sfideranno raccontando storie con tutti gli
strumenti, scrittura, foto e video, che il nuovo giornalismo mette a
disposizione.