Un pesce d’acqua dolce, un cigno, un martin pescatore. Sullo sfondo, i colori dell’arcobaleno. Un’opera di arte urbana visibile anche da centinaia di metri di distanza, realizzata sul pensile di San Romano, nel Comune di Montopoli in Valdarno, a firma di Giovanni Magnoli, in arte Refreshink.
Questo è il messaggio per immagini stagliato nel cielo che Rainbow dona al territorio con un’operazione che unisce arte e sostenibilità in un’ottica di ottimizzazione delle risorse.
Cento palloncini colorati (rigorosamente biodegradabili), lanciati in aria dai bambini della scuola primaria locale, hanno inaugurato il 15 maggio il progetto Rainbow con l’opera dipinta da Refreshink, conosciuto per i suoi interventi che alla perizia tecnica uniscono una particolare ed empatica attenzione alla natura e agli animali.
Voluto da Acque SpA, gestore idrico nel territorio del Basso Valdarno, Rainbow si pone come assoluta novità a livello nazionale nel campo della riqualificazione urbana dei depostiti idrici.
Il progetto si colloca in un’ottica di ottimizzazione delle risorse e, nello specifico, delle risorse per i lavori di ristrutturazione della torre piezometrica di San Romano. È stato così possibile sfruttare la presenza delle impalcature sulle quali l’artista è salito per eseguire l’opera sulla parete della cisterna.
«È stata una bella sfida dipingere su una superficie tonda e su un’impalcatura molto stretta – dice Refreshink – personalmente è stata la prima volta che mi sono trovato a lavorare su una superficie grande, che si sviluppa a 360° e in continuità. Per questo, in fase progettuale, ho dovuto prima simulare attentamente l’intervento su carta per poi andarlo a tradurre dal vivo. Dal punto di vista professionale si è trattata di un’esperienza interessante e innovativa».
Questo vuole essere il primo di una serie di altri interventi, che porteranno artisti italiani e stranieri a ripetere la fortunata esperienza.
L’azienda si è avvalsa, oltre che del sostegno dell’Amministrazione Comunale, anche del supporto dell’Associazione Culturale Undicesima Lab e delle due curatrici Martina Coletti e Cristina Trivellin, che hanno alle spalle diverse esperienze di progettazione e realizzazione di eventi, nonchè una approfondita conoscenza del panorama artistico contemporaneo.
«Come nome dell’iniziativa abbiamo proposto Rainbow, perché riteniamo evochi immediatamente e in modo sintetico i tre principali attori: l’acqua, il colore, l’altezza, uniti a un messaggio positivo, rassicurante – spiegano le curatrici – Dipingere le torri dell’acqua è come intingere i pennelli direttamente nell’arcobaleno e fare da tramite tra il cielo e la terra, dove la gente vive lavora, va a scuola, in una quotidianità che spesso ha bisogno di guardare all’insù e immaginare spazi aperti di creatività e immaginazione».
Rainbow è destinato ad un territorio storicamente ricco di fenomeni artistici e culturali di rilievo. Con questo progetto si ampliano i confini delle mete più note e si invita a rivolgere lo sguardo in direzioni inedite: tra le storiche città della zona, tra tutte Pisa con la sua Torre e la celebre opera di Keith Haring, si potranno ammirare delle nuove opere contemporanee capaci di entrare in dialogo con quelle icone della tradizione locale, murales lanciati verso il cielo e portatori di messaggi quanto mai attuali.