Nuove sculture poliedriche di oltre 6 metri di altezza appariranno nelle piazze fiorentine durante il mese di agosto per ricordare alla città l’avvicinarsi dell’inaugurazione, stabilita per il 13 settembre, della mostra La Botanica di Leonardo. Per una nuova scienza tra Arte e Natura. Dopo l’installazione di un dodecaedro con all’interno un albero di gelso avvenuta il 14 giugno in Piazza della Signoria, tra lo stupore e la curiosità dei presenti, il 14 agosto sarà la volta di un altro grande poliedro. Un icosaedro sarà infatti collocato al centro di Piazza S. Maria Novella e presentato dalla Giunta comunale.
All’icosaedro in Piazza S. Maria Novella seguiranno altre tre installazioni: un esaedro in piazza Bambini di Beslan in data 21 agosto e un tetraedro in Piazza Stazione in data 28 agosto. Infine, il 13 settembre, in occasione dell’inaugurazione della mostra “La Botanica di Leonardo”, sarà posizionato un ottaedro nel Chiostro grande in Santa Maria Novella. I poliedri che furono disegnati da Leonardo da Vinci per il manoscritto “De Divina Proportione” di Luca Pacioli e che stazioneranno nelle piazze fiorentine avevano per Platone (che raccolse l’eredità dei Pitagorici) e poi anche per i neoplatonici rinascimentali dei significati simbolici particolari: il dodecaedro rappresentava l’intero universo, l’esaedro la terra, l’icosaedro l’acqua, l’ottaedro l’aria e il tetraedro il fuoco.
L’esposizione “La Botanica di Leonardo”, che avrà luogo a Firenze nel Museo di Santa Maria Novella dal 13 settembre al 15 dicembre è un tassello fondamentale nel percorso che la città ha dedicato alle celebrazioni organizzate per il cinquecentenario della morte del genio toscano e porrà l’attenzione su un suo aspetto meno noto ovvero quello di attento osservatore e indagatore dei misteri della botanica.
La mostra offrirà infatti al pubblico l’occasione di scoprire gli studi del Maestro sulle forme e sulle strutture del mondo vegetale attraverso il suo sguardo di pensatore “sistemico”, evidenziando le connessioni fra arte, scienza e natura e le relazioni fra i diversi ambiti del sapere. Il percorso espositivo prevedrà un intreccio di fogli originali – custodi di intuizioni di assoluto rilievo nella storia della botanica -, esemplari reali di piante e installazioni per l’interazione uomo-pianta. La mostra si propone così come spunto di riflessione trasversale che si apre a un discorso contemporaneo sull’evoluzione scientifica e la sostenibilità ecologica.
La curatela della mostra “La Botanica di Leonardo” è di Stefano Mancuso, una tra le massime autorità mondiali nel campo della neurobiologia vegetale, di Fritjof Capra, fisico, teorico dei sistemi e studioso di Leonardo da Vinci, e di Valentino Mercati, fondatore e presidente di Aboca. Il coordinamento scientifico è di Valentina Zucchi, MUS.E. L’ideazione e la produzione sono di Aboca con l’organizzazione e il coordinamento di MUS.E. La mostra è promossa dal Comune di Firenze e dai Musei Civici Fiorentini.