Il 21 giugno del 1774 Re Vittorio Amedeo III del regno di Sardegna crea la Legione delle Truppe Leggere con la nomina del primo comandante Gabriel Pictet, prendendo spunto da formazioni militari analoghe del tempo.
La legione si occupava, in tempo di pace, di vigilare su frontiere e dogane oltre a reprimere il contrabbando. Inoltre, aveva il compito di salvaguardare gli interessi economici dello stato. In tempo di guerra fiancheggiava l’esercito di linea con funzioni di avanscoperta. La fanteria di linea era composta da personale più istruito, impiegato in circostanze dove era necessario lo spirito d’iniziativa e autonomia.
Durante la Guerra delle Alpi (1792-1796) ebbe il suo momento di maggior gloria, opponendosi alle armate rivoluzionarie francesi. Fu sciolta, insieme agli altri corpi dell’esercito sardo, in seguito all’armistizio di Cherasco e venne riformata nel 1814 con il nome di legione Reale Piemontese.
Nel 1921 venne definitivamente soppressa a causa della partecipazione di alcuni componenti ai moti liberali di quegli anni. Tradizionalmente viene indicata come l’antenato della guardia di Finanza della Repubblica Italiana. Infatti, dopo l’Unità d’Italia, la fusione delle milizie degli Stati preunitari determinò la nascita del Corpo delle Guardie doganali, che nel 1881, cambiò il nome in Corpo della Regia Guardia di Finanza, data il cambio da dipendenza dalle dogane alle intendenze di finanza.
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- La Legione delle Truppe Leggere del Regno Sardo Piemontese, Gianfranco Novello, Le origini della Guardia di Finanza, dicembre 2011