Ella era la balena più triste e sconsolata di tutte.
Viveva sempre sola in un oceano immenso e azzurrissimo, le cui acque risplendevano.
Ogni cosa del suo Mondo le piaceva: i colori, i profumi ed ogni essere della terra, ma a volte proprio non riusciva a capire perché il Mondo cambiasse direzione.
Ella comprendeva il suo senso antiorario, ma all’improvviso quello cambiava la sua rotta e percorreva un senso opposto, scuotendo lei e tutti i suoi abitanti.
Quando accadeva ogni cosa si rovesciava: le principesse diventavano streghe dal brutto aspetto e i re degli orchi spaventosi e cattivissimi.
Tante volte Ella urlava al suo Mondo.
Gli chiedeva perché quando ne aveva voglia cambiava la sua rotta facendola cadere.
Il Mondo però non la ascoltava e per nulla riusciva a sentirla come se quella parlasse un’altra lingua, molto più difficile e ingarbugliata.
«Ma perché» si chiedeva «..il cielo, il sole ed il mio mare perdono tutta la loro bellezza? Perché il Mondo trasforma il vero in falso e la felicità in amarezza?».
Ella si chiedeva molte cose, e si arrabbiava col Mondo per essere quello tanto dispettoso e per il fatto che mai la ascoltava.
Cantava a squarciagola, e urlava senza sosta affinché tutti gli altri pesci potessero sentirla, ma questi restavano lontani e la respingevano per quel suo canto troppo lungo e rumoroso.
Così, allontanata da tutti, nuotava solitaria in un oceano grandissimo, e anche se a volte aveva gli occhi tristi Ella non si arrendeva mai e continuava a cantare più forte, sperando che prima o poi qualcuno la sentisse.
Una volta allora, senza che se lo aspettasse, incontrò un essere molto diverso da lei.
Esso non era una balena, né un pesce che abitava il suo mare, ma qualcuno che aveva delle mani e una sottilissima cosa dalle verdi squame, e degli occhietti simili ai suoi anche se molto più piccini.
Sira era una piccola sirena dalle guance paffute, ma nonostante fossero tanto diverse nell’aspetto quelle due parevano capirsi allo stesso modo e parlare la stessa identica lingua.
Sira poteva sentire la balena Ella perché anche lei soffriva molto quando il suo Mondo cambiava direzione. Anche lei urlava e cantava per farsi ascoltare, e biasimava il Mondo proprio come Ella.
Questa finalmente riempì gli occhi di gioia, perché per la prima volta poteva cantare per qualcuno, esprimere le sue idee e diffondere l’immenso amore per il suo Mondo tanto bello.
Anche Sira faceva la stessa cosa.
Le due amiche ora non erano più sole.
Insieme continuarono a cantare per sempre la bellezza di quel Mondo birichino, ad urlare senza mai fermarsi affinché quello custodisse i suoi colori e profumi.
Mai più si sarebbero separate, e sarebbero andate avanti in eterno con quel loro canto miracoloso e inarrestabile nel profondo degli abissi e dell’azzurro mare, senza mai perdere la speranza che qualcun altro lo avrebbe sentito.
Marino Speranza