Un mazzo di carciofi

Il gelo colpisce duro l’agricoltura toscana e quella del Mezzogiorno

Le nottate di gelo e le temperature in picchiata dell’ultima settimana hanno dato un duro colpo alla produzione degli ortaggi toscani, in particolare al carciofo coltivato nelle zone interne della regione, tra Aretino e Senese dove il termometro ha toccato anche punte di -10 gradi.
Le gelate hanno danneggiato gli impianti e dimezzeranno il raccolto dei carciofi mentre il problema per le altre coltivazioni invernali, come spinaci, bietole, rape, verze e cavoli è quello del rallentamento della crescita, sia nell’interno che sulla costa della Toscana.

«La conseguenza di una minore disponibilità di prodotto sarà un rincaro delle verdure – spiega Antonio Tonioni, presidente della sezione di prodotto ortofrutta di Confagricoltura Toscana – che però non riguarda solo la Toscana ma tutto il territorio nazionale, in particolare in alcune zonel del sud d’Italia più colpite dalle nevicate di questi giorni la situazione è più critica».

Sulla questione, che riguarda in particolare le regioni meridionali, interviene anche la Coldiretti. È proprio il sud, ricorda l’associazione, che rifornisce «i mercati nazionali ed esteri».
Le temperature sotto lo zero danneggiano le coltivazioni invernali come carciofi, finocchi, sedano, prezzemolo, cavoli, verze, cicorie e broccoli, ma lo sbalzo termico improvviso ha un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. A preoccupare è anche il peso della neve sulle piante e sulle serre. Il conto per l’agricoltura – continua la Coldiretti – potrebbe salire in misura esponenziale perché con le temperature di molti gradi al di sotto dello zero per più giorni rischiano di essere compromesse anche le piante, dagli agrumi agli ulivi.

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