Latte ovino

Il latte ovino è un alleato della salute. Ce lo spiega il medico

Latte ovino, pastori, formaggio pecorino alla ribalta nelle ultime settimane. E dire che i problemi di carattere economico potrebbero risolversi o attenuarsi con un maggior consumo. Che sarebbe salutare. Sin dall’Impero romano il latte ovino, per esempio, è stato utilizzato per produrre il pecorino romano ed è un alimento importante, che può essere assunto anche da chi è intollerante al lattosio.
Lo spiega il dottor Massimo Varenna, a capo della Struttura semplice di S.S. osteoporosi e malattie metaboliche dell’Asst Gaetano Pini-Cto e membro del consiglio direttivo della Società italiana dell’osteoporosi del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro (Siommms).

Gli intolleranti non rinuncino ai latticini

«Dopo aver eseguito il breath test (test del respiro per le intolleranze ad alcuni zuccheri), qualora si avesse la conferma di un’intolleranza al lattosio, a differenza di quanto si dice, non bisogna rinunciare ai latticini, ma è necessario prediligere latte senza lattosio o altri latticini che ne contengano una quantità limitata, come appunto il pecorino romano molto stagionato», spiega il medico.

Contro l’osteoporosi

Un consumo di calcio insufficiente poi è tra le cause dell’osteoporosi, ricorda Massimo Varenna, insieme a fattori ormonali, metabolici e all’utilizzo di farmaci.
«Il latte e i latticini sono i cibi più ricchi di calcio, facilmente assorbibile dal nostro organismo, ecco perché noi specialisti ne consigliamo l’assunzione anche da adulti. Non è vero infatti che solo i bambini sono in grado di digerire il latte ed è totalmente falso che il latte, e gli altri latticini, acidificando il sangue, provochino l’osteoporosi. Nessun alimento infatti è in grado di modificare il pH del nostro sangue», precisa.

Falsi miti e fake news sul latte

Altro falso mito di cui è vittima il consumo di latte negli adulti è che provochi i calcoli renali, ma «la formazione di calcoli di ossalato di calcio, al contrario, può essere dovuta a una dieta troppo povera di calcio con conseguente aumento dell’assorbimento intestinale di ossalati e una maggior probabilità di formazione di calcoli».
Altra fake news è che il consumo di latte aumenti il peso corporeo. «Basta prediligere latticini con pochi grassi – commenta Massimo Varenna – se si vuole controllare il peso corporeo. Lo stesso vale per ridurre il rischio cardiovascolare e l’ipertensione, patologie per le quali il consumo di latte e derivati possiede probabilmente un effetto protettivo».

La scienza dice che il latte non favorisce i tumori

Infine, il latte non favorisce lo sviluppo di tumori. «In diversi studi scientifici non è stata evidenziata nessuna associazione tra il consumo di latte e l’incidenza di tumori. Al contrario, un consumo di almeno 200 grammi al giorno di latte sembra associato a una lieve riduzione del tumore del colon retto», conclude il direttore della Struttura semplice di S.S. osteoporosi e malattie metaboliche dell’Asst Gaetano Pini-Cto.

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