C’era una volta, un lupo dagli occhi viola di nome Sestante.
Perduta una zampa, lui non si era mai perso d’animo, e pure se storpio e malfermo, obbligato a mangiare semi e bere tanta acqua, non aveva mai smesso di cantare la sua poesia alla luna, anche se con tono più basso, come la sua condizione gli imponeva, ugualmente orgoglioso di riempire coi suoi versi il creato.
“Però con quella zampa!” “Fa voltastomaco!” “Poverino!” giungevano di quando in quando, voci al suo orecchio “Non si può curare?”
“No! Ma si può continuare a vivere e a cantare!” asseriva lui per tutta risposta, levando in alto il muso, sorridente, un passo dietro gli altri.
“Acquazzone/dondola fra i rami/una piuma” cantava il lupo i suoi haiku, libero.
Monica Fiorentino
Continuare a leggere su Eccocistore.it a questo link, dove potrai anche votare il racconto