antonio napolitano e francesco querci


Il ministero e l’Europa a fianco dell’Interporto della Toscana Centrale

Tre milioni di finanziamenti per parcheggi tir, servizi e nuove tecnologie

Il polo logistico di Prato sarà dotato di 75 posteggi ‘certificati’: i camionisti di tutta Europa potranno prenotare in tempo reale sosta, servizi e attività convenzionate

L’Interporto della Toscana Centrale diventa una infrastruttura sempre più strategica in chiave nazionale ed europea. In tal senso vanno infatti i due finanziamenti ricevuti dal polo logistico di Prato per un totale di 3,2 milioni di euro: 1,7 milioni stanziati dal ministero, 1,5 milioni dall’Europa. Fondi che serviranno a dotare l’Interporto di 75 parcheggi ‘certificati’ per tir, dotati di massima sicurezza grazie a sbarre e impianto di videosorveglianza, servizi a supporto degli autisti (come docce, punto ristoro e wi-fi) e soprattutto un sistema di prenotazione che consente in tempo reale di garantirsi il parcheggio partendo da qualsiasi zona d’Europa.

Se i finanziamenti ministeriali riguardavano in generale la possibilità di effettuare interventi di realizzazione di nuovi parcheggi tir e ammodernamento di quelli esistenti, il finanziamento europeo era competitivo e rientrava nell’ambito del progetto di sosta sicura per autocarri sulla rete stradale italiana, e sui corridoi fra Baltico e Adriatico, Scandinavia e Mediterraneo, e Mediterraneo e Reno-Alpino. Di fatto l’Europa ha scelto l’Interporto di Prato come infrastruttura in Toscana e nell’Italia centrale per portare avanti un progetto pilota per parcheggi sicuri e intelligenti a servizio dei tir. La filosofia è quella di creare dei punti di sosta prenotabili già alla partenza, nei quali i camionisti possano lasciare il tir in tutta sicurezza, usufruendo di servizi digitali e potendo avere anche aree di comfort.

Entrando nel dettaglio del restyling del polo logistico di Prato, un’area di sosta verrà riqualificata grazie alla manutenzione straordinaria della zona adiacente al varco di ingresso sulla Perfetti Ricasoli. Qui ci sarà pure la riqualificazione della palazzina a servizi, ampliando l’offerta per i camionisti. A seguire si realizzeranno due aree di sosta prossime al terminal ferroviario, una nelle vicinanze dei Magazzini Generali Doganali di Prato, e la quarta verrà ricavata nei pressi dell’ufficio direzionale. La gara per il primo lotto di parcheggi è stata pubblicata nelle scorse settimane e l’aggiudicazione dei lavori è imminente. I vari cantieri dureranno dieci mesi.

I nuovi parcheggi per tir dell’Interporto della Toscana Centrale rientreranno in un futuro regolamento comune stilato dall’Unione Europea, che in previsione erogherà ulteriori finanziamenti per ampliare i servizi a supporto della mobilità commerciale. Investimenti che a ricaduta avranno ripercussioni positive anche per il territorio pratese e toscano. “Un camionista che, ad esempio, parte dal nord Europa per trasportare merce in Italia, già alla partenza potrà comodamente prenotare il suo posto tir all’interno dell’Interporto – commenta il presidente dell’Interporto della Toscana Centrale, Francesco Querci -. All’arrivo potrà parcheggiare senza difficoltà, lasciare il mezzo custodito e usufruire di tutta una serie di convenzioni sul territorio. Questi finanziamenti testimoniano come il nostro polo logistico stia seguendo alla lettera gli indirizzi sia della Commissione Europea che del ministero. E adesso l’obiettivo è quello di ottenere dal ministero finanziamenti per la digitalizzazione delle nostre aree, anche grazie alla fondamentale collaborazione con Uir”. Soddisfazione per i finanziamenti e per l’imminente partenza dei cantieri viene espressa anche dall’amministratore delegato dell’Interporto della Toscana Centrale, Antonio Napolitano. “Si conferma il nostro ruolo centrale di infrastruttura europea – dice -, in grado di offrire servizi sempre più digitalizzati non solo in Italia, ma anche in tutta Europa. Un plauso va ai nostri uffici per la preparazione e l’attenzione nel riuscire a vincere un bando competitivo europeo e per avere dato prova di concretezza nell’attuazione delle opportunità concesse dal ministero”. 

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